SAN CANDIDO di MURISENGO – La sede del Lions della Valcerrina ha ospitato, martedì 13 marzo, mons. Gianni Sacchi, Vescovo della Diocesi di Casale Monferrato dal 31 ottobre dello scorso anno, accompagnato dal Vicario Generale, mons. Giampio Devasini. Il Vescovo ha tenuto una relazione “sull’origine del volontariato nella Chiesa Cattolica”, un argomento di interesse comune per una correlazione con quello laico svolto, nello specifico, anche da Lions International in sintonia al motto “We Serve”.
La serata è stata introdotta dal cerimoniere Aldo Masoero con la regia del Presidente Anselmo Villata che ha dato poi la parola all’illustre ospite, presentatosi in stile rigorosamente canonico, aperto, comunque, al nuovo corso introdotto da Sua Santità Papa Francesco. Atteggiamento apprezzato per il riferimento costante al Vangelo e alla storia del volontariato cristiano, che fonda le sue basi sulla gratuità e l’amore per il prossimo. Il punto di unione fra le due forme di volontariato sta nell’essere disponibili, al servizio di chi ha bisogno, di chi è solo, senza pretendere nulla in cambio. La differenza consiste, per chi abbraccia la religione cattolica, in quel sentimento profondo di amore per gli esseri umani espresso dallo stesso Creatore. La storia, del resto, dimostra quanto sia stato prezioso l’apporto della Chiesa negli ospedali, nelle università, nei rimedi naturali messi a disposizione del genere umano e, oggi, la validità di associazioni, gruppi e persone di ispirazione cristiana ne sono un esempio costante e attuale. “Se dovessero mancare – ha rimarcato Mons. Sacchi – come potrebbero essere sollevati nelle loro funzioni, gli ospedali, le case di riposo, i centri di reclusione o gli altri presidi socio-sanitari, a supporto di quelli istituzionali?”
Si tratta, indubbiamente, di un messaggio profondo in grado di smuovere le coscienze per seguire quell’esempio dato dallo stesso Salvatore, a beneficio degli ultimi, degli anziani soli, dei diseredati, dei poveri e dei carcerati. Persone che lo stesso Pontefice visita con grande umiltà e non disdegna di inginocchiarsi davanti a loro, per lavare i piedi nel periodo rituale antecedente la S. Pasqua. Una pratica ben diversa da quella dell’antico popolo romano che la imponevano agli schiavi, loro sudditi. Chi abbraccia il volontariato cristiano, dunque, segue l’esempio dello stesso Papa, dei vescovi e dei sacerdoti, che a loro volta si calano nell’essenza e nel significato del Vangelo.
Il breve commento della serata è risultato, in sintesi, un connubio possibile, pur con le diverse sfumature, tra le due forme di volontariato religioso e laico, purché se ne rimarchi il concetto della gratuità e dello scopo, quale vero e disinteressato sostegno a chi si trova in condizioni di bisogno sia fisico che morale.
Nella serata da segnalare diverse presenze tra le quali il rettore del Santuario di Crea, mons. Francesco Mancinelli, i parroci Francesco Mombello (Alfiano Natta), Claudy’s Larose (Cerrina), i coniugi Barioglio, Gallo, le signore Olga e Cristina Bonzano, componenti del direttivo e del Lions oltre alla Presidente di zona, Alessandra Rosso.
Renato Celeste