Quest’estate migliaia di persone hanno scelto la proposta di “Monferrato on stage” trascorrendo dodici serate all’insegna della buona tavola e della musica di qualità. Dal 1° luglio al 25 agosto 2018 il pubblico ha riempito le piazze monferrine per la terza edizione del festival enogastronomico e musicale che culminerà con “La più grande Notte delle Chitarre” concerto a sfondo benefico il 21 settembre 2018 ad Asti.
In alcuni casi le presenze hanno raddoppiato il numero degli “abitanti” dei dodici Comuni coinvolti (Aramengo, Baldichieri d’Asti, Callianetto – Castell’Alfero, Cantarana, Castagnole Monferrato, Cocconato, Ferrere, Passerano Marmorito, Piea, Tonco, Roatto, Valfenera). Questi numerosi appassionati che hanno potuto apprezzare cibo e vini locali accompagnati da musica rock, blues e pop non sono arrivati solo dal Piemonte ma anche dalle vicine Liguria e Lombardia e dall’estero: Austria, Svezia, Usa e Canada. Un fan arrivato dal Messico ha affermato: «Da tre anni organizzo le mie vacanze in Italia facendo tappa a “Monferrato on stage” che ogni anno presenta un programma più ampio e rinnovato». Molto attivi anche i “follower” dei canali social network Instagram e Facebook dove c’è stato un incremento di circa il 90% anche con l’uso dell’hashtag dedicato #moONstage.
«I vini nobili del Monferrato e la musica d’autore sono stati i protagonisti del festival estivo che ha coinvolto alcuni dei Comuni di produzione delle denominazioni che tuteliamo e promuoviamo – afferma Filippo Mobrici, presidente del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato -. Il Consorzio è stato partner della rassegna che ha avuto come palcoscenico alcune delle più suggestive piazze dei borghi del Monferrato e come scenografia alcuni dei più bei paesaggi vitivinicoli. Quando l’intrattenimento di qualità si unisce alla storia dei luoghi e alle produzioni d’eccellenza nasce un concetto concreto di promozione in cui il Consorzio crede e sul quale continuerà a puntare. Valorizzare il patrimonio locale di storia, paesaggi e produzioni vitivinicole è un impegno che intendiamo perseguire, per contribuire, attraverso i nostri vini e i loro produttori, a creare occasioni turistiche e di promozione».
Così Roberto Bava, amministratore delegato di Cocchi, altro partner dell’iniziativa: «Ci è piaciuto essere il drink ufficiale del festival itinerante nelle nostre terre tra Asti e Torino. E sembra che il Vermouth di Torino Cocchi sia piaciuto anche a un pubblico di tutte le età. Così come è, buono e naturale, o completato con acqua tonica e scorza di limone. Vermouth on the rock e buona musica rock: è una festa».
«Ringrazio a nome di tutti i Comuni coinvolti il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, Cocchi, l’Ecomuseo Bma (Basso Monferrato Astigiano) tutti partner dell’iniziativa insieme agli sponsor Fondazione Piemonte dal Vivo, Fondazione CrAsti (Cassa di Risparmio di Asti), Fondazione Crt, Asp (Asti Servizi Pubblici) e per il patrocinio la Regione Piemonte e la Provincia di Asti. Ad essi, in occasione della serata conclusiva, si aggiungono l’Atl Asti (Agenzia di accoglienza e promozione turistica locale della provincia di Asti) e la Città di Asti con il suo patrocinio» ci tiene a sottolineare Cristiano Massaia, sindaco di Aramengo e portavoce degli amministratori locali protagonisti di “Monferrato on stage”.
“La più grande notte delle chitarre” concerto in favore di “Autismo che fare onlus” il 21 settembre ad Asti
Monferrato on stage chiude l’estate con un’ulteriore serata all’insegna della musica di qualità e della beneficenza, ospitando il collaudato format “La notte delle chitarre” ribattezzato per l’occasione: “La più grande notte delle chitarre – Monferrato on stage”. Dalle ore 21 di venerdì 21 settembre dodici chitarristi di caratura nazionale e internazionale si esibiranno insieme alla band “Custodie cautelari” di Ettore Diliberto, alternandosi sul palco di piazzale Fabrizio De Andrè, in un concerto di circa 3 ore. Nella “Notte” astigiana ogni Comune sarà rappresentato da un chitarrista, in un gemellaggio solidale. Sarà una jam session inedita, un vero e proprio “palio di chitarristi”.
«Visto il successo della manifestazione che si è svolta quest’estate nei dodici Comuni astigiani, siamo felici di ospitare ad Asti l’iniziativa del 21 settembre» dichiara Maurizio Rasero, sindaco di Asti. Sulla stessa linea d’onda anche Livio Negro, presidente di Asp: «L’obiettivo della collaborazione con Monferrato on stage nasce dalla volontà di legare maggiormente il territorio della nostra provincia condividendo un percorso legato alla musica; vogliamo fare in modo che tutti i Comuni che hanno lavorato a questa iniziativa, nata pochi anni fa, sentano la centralità di Asti, sempre parte attiva del Monferrato. Esistono molte iniziative pubbliche e private che cercano di proporre il Monferrato all’interno del panorama ricettivo sia nazionale sia internazionale e “Monferrato on stage” ne è un grande esempio in cui anche attraverso l’offerta musicale blues e rock i Comuni del territorio possono promuovere le loro eccellenze».
«Se la musica rock e l’autismo si mettono insieme c’è un perché – assicura la dottoressa Alessandra Rubiolo, presidente dell’associazione Autismo che fare onlus -. L’autismo è una disabilità permanente, causata da un disordine dello sviluppo biologicamente determinato. La resilienza delle famiglie che affrontano quotidianamente questa disabilità è rock puro. L’associazione Autismo che fare vuole rispondere ai bisogni di queste famiglie con terapie validate per i bimbi e supporto psicologico per i genitori. Un bimbo su 100 in italia: l’autismo c’è. La musica può veicolare la corretta informazione e fare conoscere questa emergenza sociale. Il 21 saremo uniti, ascoltando buona musica e facendo del bene a chi ne ha più bisogno perché crediamo negli esseri umani».
Il biglietto, al prezzo di 10 euro, è acquistabile presso l’ATL di Asti e nei dodici Comuni aderenti oppure online su TMaster o Vivaticket. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito ufficiale e sui profili social.
«Il ricavato del concerto “La più grande notte delle chitarre”, al netto delle spese organizzative, sarà devoluto in beneficenza in favore dell’associazione “Autismo che fare” onlus, formata da genitori e professionisti uniti per realizzare attività e servizi a favore del mondo dell’autismo sul territorio piemontese e nazionale» ricorda Massaia.
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