Il “nostro” Cardinale Severino Poletto ci ha lasciati.
L’ultimo incontro che ho avuto con lui è stato alla vigilia dei santi, quando sono stato a trovarlo nella sua casa ormai allettato.
E ogni volta che lo incontravo non mancava di ricordarmi che lui veniva dal clero di Casale Monferrato e spesso mi parlava delle sue origini venete, del suo arrivo in diocesi da giovanissimo seminarista, dell’ordinazione sacerdotale e della sua attività pastorale svolta a servizio della nostra diocesi e soprattutto della parrocchia di Oltreponte dove è stato parroco per 15 anni.
I suoi occhi si illuminavano quando mi raccontava quello che faceva per i giovani, le famiglie, la formazione dei laici, l’attenzione per il mondo del lavoro e soprattutto quanto impegno ci metteva nel trasmettere e vivere tra la sua gente la novità del Concilio Vaticano II.
All’indomani della mia nomina a vescovo di Casale, sono andato a salutarlo nella sua casa a Moncalieri dove si era ritirato come Arcivescovo emerito di Torino; e anche in quell’occasione non mancò di parlarmi della diocesi e di descrivermi tanti particolari, anche se era consapevole che ormai erano trascorsi molti anni e tutto era cambiato.
Della mia ordinazione episcopale porterò un ricordo particolare legato a lui; il bastone pastorale che la diocesi di Casale mi aveva commissionato come regalo, non era ancora pronto per il giorno dell’ordinazione il 21 ottobre 2017 e allora anche in considerazione del fatto che lui non sarebbe venuto a Biella per motivi di salute, mi mandò uno dei suoi pastorali da usarsi in quell’occasione.
Fu per me un grande gesto di paternità e fraternità che non dimentico.
Lo usai anche per la prima messa da vescovo nella mia parrocchia il giorno dopo.
Ho sempre colto in lui un grande amore per la Chiesa e per il vangelo che si traducevano nelle scelte pastorali che fece nelle diocesi dove ha svolto il suo fedele servizio.
E lui è stato davvero un servo fedele e zelante nel suo ministero sacerdotale ed episcopale fino alla fine.
Un pastore molto attento alle situazioni sociali ed ecclesiali che si è trovato a vivere nei diversi incarichi episcopali che gli sono stati affidati, fino alla nomina a Cardinale nel 2001, che non gli ha fatto dimenticare le sue umili origini e la dimensione del lavoro manuale che ha svolto durante i primi anni del suo sacerdozio a Casale.
La nostra diocesi può annoverare tra il suo clero, un Cardinale.
Ora che per lui sono passate le cose di questo mondo, lo affidiamo al Signore perché gli doni la ricompensa riservata ai fedeli servitori del Vangelo.
Casale Monferrato, 19 dicembre 2022
† Gianni Sacchi
Vescovo di Casale Monferrato