Le elezioni di domenica scorsa hanno cambiato completamente fisionomia e prospettive del nuovo Parlamento. Nonostante i ripetuti, accorati appelli fatti dal Presidente delle Repubblica, è rimasta la pessima legge elettorale, il Porcellum, con la nomina dei deputati da parte dei partiti e un esagerato premio elettorale alla Camera. Così mentre si domandavano sacrifici alla gente comune, quelli della “casta” non hanno voluto scalfire i loro privilegi. Il PdL che aveva i voti, non ha voluto cambiare dando a Calderoli il compito di formulare altre proposte e accordandosi anche con Casini, ma senza arrivare a nessun accordo mentre il PD è rimasto a guardare. I due grandi partiti non hanno intercettato il malessere della gente, che è stato invece raccolto dal Movimento 5 Stelle. Il risultato è stato che oltre quattro milioni per ciascuno sono passati da PD e PdL al movimento di Grillo, più oltre un milione di voti dalla Lega. Così, con il 25% di elettori che non hanno votato, il Movimento 5 Stelle è diventato il primo partito sia alla Camera che al Senato, il PD con la sua coalizione ha la maggioranza dei deputati alla Camera e al Senato, ma non ha i numeri sufficienti al Senato. Ora è necessaria una seria riflessione per un Governo di scopo con alcuni punti fondamentali: eleggere il Capo dello Stato; rinegoziare gli impegni presi dal Governo Berlusconi con l’Europa al fine di garantire la stabilità con politiche di sviluppo e non solo di tagli; dare fiato alle aziende, ai lavoratori, a chi non ha lavoro e ai poveri; tagliare drasticamente i costi della politica e cambiare la legge elettorale, possibilmente con il collegio uninominale a doppio turno come in Francia; fare finalmente una buona legge sul conflitto degli interessi; tagliare la burocrazia e semplificare gli oneri dei cittadini; dare i diritti di cittadinanza agli immigrati e promuovere l’innovazione. Quasi tutti i brontosauri della vecchia politica sono stati rottamati, fantasmi emergenti non sono stati votati; i nuovi parlamentari sono molto più giovani e un terzo è composto di donne. Queste sono buone notizie. Speriamo nel buon senso del nuovo Parlamento per il bene comune.
p.b.