GRANA – Tanta partecipazione ed emozione venerdì 28 ottobre alla cerimonia di inaugurazione del nuovo allestimento del Museo parrocchiale – Sacrestia aperta di Grana posto nei locali adiacenti alla parrocchia Assunzione di Maria Vergine.
Ai saluti iniziali del parroco Don Simon Aka Bile sono seguiti quelli del Sindaco Cristiano Gavazza e del Consigliere Regionale Gianluca Gavazza, originario di Grana. Ha fatto seguito l’intervento dell’architetto Raffaella Rolfo, responsabile dell’Ufficio dei Beni Culturali della Diocesi di Casale, che ha curato il progetto di riallestimento coadiuvata dalla storica dell’arte Chiara Mainini. «Creato per volontà della parrocchia negli anni ’70, il Museo parrocchiale di Grana rappresenta dopo il Museo del Duomo di Casale, il Museo San Giacomo di Lu e la Sacrestia Aperta di Moncalvo, il quarto polo del sistema museale diocesano. Nato dalla volontà di mantenere il legame delle opere d’arte con il contesto per il quale furono commissionate il sistema contrappone all’idea di museo diocesano centralizzato quella di un “museo diocesano diffuso” in un’ottica di valorizzazione di tutto il territorio».
È successivamente intervenuto nella presentazione il presidente dell’associazione Grana Arte e Tradizione, Gianfranco Balliano, che ha sottolineato lo spirito di collaborazione che si è creato in questi anni con l’Ufficio dei Beni Culturali e ricordato con commozione un concittadino recentemente scomparso, membro del Consiglio parrocchiale, a cui ha voluto dedicare l’importante traguardo raggiunto. Ha infine ringraziato tutti i volontari che lo hanno affiancato in questo lungo periodo, mettendo in risalto l’intensa collaborazione con la locale Proloco e ha fatto cenno ad un nuovo progetto, particolarmente sentito da Don Simon, volto a coinvolgere i giovani nella tutela, valorizzazione e promozione dei beni contenuti non solo nel Museo ma in tutta la Parrocchia.
Tra i graditi ospiti anche Don Benjamin, parroco di Grana sino allo scorso 27 febbraio, ora a Moncalvo. È stato proprio lui a dare inizio, nel 2019, alle operazioni di restauro e di riallestimento.
A conclusione Monsignor Gianni Sacchi ha manifestato apprezzamento per il lavoro svolto a Grana volto a rendere fruibile a tutti queste ricchezze e, rivolgendosi ai giovani coinvolti nella loro promozione, li ha esortati a non dimenticare mai come queste opere portino in sé un profondo significato religioso che deve sempre essere divulgato. È seguita la visita al Museo condotta da Chiara Mainini che ha illustrato il criterio di selezione delle opere e di esposizione all’interno del percorso: si è, infatti, voluto dar risalto alle tele e alle suppellettili di eccezionale valore storico e artistico (come le due pregevoli croci in legno d’ulivo, avorio e madreperla provenienti dalla Terra Santa, i dipinti di Giorgio Alberini, Giuseppe Crosio e Antonio Laveglia), ma anche a pezzi di minor pregio, seppur di eguale importanza per la testimonianza di devozioni e di tradizioni oggi perdute.
Il nuovo allestimento è stato reso possibile grazie al contributo della Fondazione CR Asti, della parrocchia e dei volontari e sostenitori dell’associazione Grana Arte e Tradizione. A conclusione dell’evento, una promessa: si ha già il progetto di un ampliamento della nuova esposizione al fine di poter contenere le opere attualmente escluse per motivi di spazio come la pregevole serie di otto apostoli di scuola moncalvesca.
Il Museo sarà visitabile la prima e terza domenica del mese dalle ore 15 alle ore 18. Durante il periodo di apertura del Presepe Nino di Muzio (8 dicembre-6 gennaio) sarà visitabile tutti i giorni festivi nello stesso orario. Per informazioni e visite di gruppo (min. 10 persone) scrivere a: info@granaarteetradizione.it
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