MONCALVO – Anche quest’anno il premio messo in palio da Confagricoltura Asti per il “Miglior Bue allevato in provincia di Asti” è rimasto “in zona”, “spostandosi” di pochi chilometri dalla cittadina aleramica. Ad aggiudicarsi l’ambito trofeo – insieme a un premio in denaro – è stato Bruno Farotto, allevatore di Penango.
La Fiera Nazionale del Bue Grasso di Moncalvo, giunta alla sua 381° edizione ha riservato anche quest’anno numerose sorprese e una sorprendente quantità di visitatori, come sempre molto affezionati a questa storica rassegna che da secoli riesce a ricreare una magica simbiosi tra la piazza, cuore pulsante della comunità e del commercio, e i buoi, simbolo del lavoro e della vocazione contadina di questa realtà.
“Se il Piemonte è tra le regioni al mondo che nel 2019 bisogna visitare, secondo Lonely Planet, il merito non è soltanto delle istituzioni ma soprattutto dei tantissimi piccoli imprenditori, agricoltori, allevatori che ci hanno creduto“, ha dichiarato con orgoglio il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, presente a Moncalvo insieme ad altre autorità. Numerose le personalità presenti: l’assessore regionale all’Agricoltura Giorgio Ferrero, la consigliere regionale Angela Motta, il presidente della Provincia di Asti Marco Gabusi, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti Mario Sacco e il presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia, che è stato premiato con il “Bue d’Argento” “per aver sostenuto come amministratore e come presidente di Fondazione bancaria l’agricoltura e soprattutto l’allevamento di razza bovina piemontese”. Presente anche Andrea Cerrato, presidente del consorzio turistico Sistema Monferrato, di cui Confagricoltura Asti è official partner da marzo.
Confagricoltura Asti grande protagonista della fiera, ben rappresentata anche da due aziende zootecniche associate che si sono distinte in diverse categorie: si tratta di Angelo Nicola di Moransengo che si è aggiudicato il 3° premio per la categoria “vacche di razza piemontese” e il 2° premio per la categoria “buoi grassi di razza piemontese” e la Società Agricola Gilli di Villanova d’Asti che ha ottenuto il 4° premio all’interno della categoria “manzi grassi di razza piemontese”.
“La Fiera del Bue Grasso di Moncalvo rappresenta un modello vincente di come un intero territorio possa essere valorizzato nel rispetto delle antiche tradizioni – ha affermato Ezio Veggia, commissario straordinario di Confagricoltura Asti, durante il suo intervento – ma dobbiamo avere la consapevolezza che è necessario fare di più. Il comparto zootecnico, e tutto ciò che ne deriva (impianti di biogas, energie rinnovabili, ecc., ndr), può essere sicuramente un’ottima soluzione, ma solamente con una costante presenza di giovani all’interno delle aziende. Molti hanno già intrapreso questo tipo di attività e molti altri percorreranno questa strada in futuro. Confagricoltura Asti sarà sempre al loro fianco e al fianco delle aziende, passo dopo passo, durante il loro percorso”, ha concluso Veggia.
Il commissario ha inoltre ricordato la presenza, proprio a Moncalvo, dell’ufficio recapito diConfagricoltura inaugurato lo scorso 18 ottobre in Piazza Carlo Alberto, 6, presso l’agenzia della Reale Mutua Assicurazioni, aperto al pubblico nei giorni di giovedì e venerdì, dalle 8,30 alle 13.
Due immagini della 381° Fiera del Bue Grasso di Moncalvo: a sinistra, Ezio Veggia consegna a Bruno Farotto, allevatore di Penango, il Premio Speciale di Confagricoltura Asti; a destra, i capi bovini esposti sotto in portici di Piazza Carlo Alberto