Carissimi diocesani,
in occasione della celebrazione del Santo Natale, desidero giungano a tutti voi l’augurio, la benedizione, l’attestazione della stima, dell’attenzione, dell’incoraggiamento del Vescovo per ciascuno e per ciascuna famiglia della nostra amata Diocesi.
Il Signore sia con voi!
Vi rivolgo il saluto più frequente della liturgia. Sono parole così semplici, eppure sono così belle!
E si può anche giustamente dire: il Signore è con noi!
Il Signore, infatti, ci ha visitati, continuamente ci visita e rimane con noi per sempre. Lo Spirito di Dio abita nei nostri cuori dal giorno del Battesimo e ci rende “tempio vivo” del Signore: davvero il Signore è con noi!
Le Scritture sacre, che ascoltiamo nell’assemblea liturgica e meditiamo nel silenzio pensoso della nostra preghiera, sono la presenza amica della sua Parola: di quella Parola eterna che, un giorno, ha fatto il cielo e la terra, che è entrata in colloquio con noi per svelarci il segreto intimo della sua vita e per introdurci in una comunione d’amore e di gioia con lui.
Ma eccoci alla pienezza del tempo, al cuore stesso della storia degli uomini, eccoci a Natale: quella Parola – che è il “Verbo” eterno di Dio – entra nelle nostre vicende umane, le accoglie tutte in se stesso, assume i lineamenti del nostro volto: Dio si fa uomo! Dio diventa, nel cuore e nel grembo di Maria, “carne umana”.
Non finiscono qui le “sorprese” di Dio che si fa uomo. La sua è una carne che ha voluto sperimentare sino in fondo il dolore dell’uomo, di tutti gli uomini: è la carne lacerata e sanguinante sulla croce, è la carne crocifissa! Una carne, però, che non è rimasta prigioniera della morte, ma che è stata resa gloriosa e splendida da Dio che ha fatto risorgere Gesù, il Figlio prediletto del suo amore. Proprio questa carne, segnata dalla sofferenza e dalla gioia della Pasqua, ci viene data in cibo spirituale nell’Eucaristia.
Nella stalla di Betlemme Gesù si lasciò adorare, sotto le povere apparenze di un neonato, da Maria, da Giuseppe e dai pastori; nell’Ostia consacrata lo adoriamo sacramentalmente presente in corpo, sangue, anima e divinità, e a noi si offre come cibo di vita eterna. La santa Messa diviene allora il vero appuntamento d’amore con Colui che ha dato tutto se stesso per noi.
E così il momento più intenso della presenza del Signore con noi, ormai entrato per sempre nella storia dei nostri giorni, è l’Eucaristia con cui ci è dato di prendere parte a questo “mistero” dell’amore di Dio per noi: davvero il Signore è con noi!
E che il Signore è con noi vorrei venirlo a dire di casa in casa. Vorrei dirlo, con tutta la forza del mio cuore credente, anche nella vostra casa: nella “tua” casa! Vorrei sostare più a lungo là dove c’è un dolore che chiede conforto, una malattia che invoca guarigione, una divisione che aspetta la riconciliazione. Sì, vorrei proprio venire a gridare questa “bella notizia”, ad annunciare questo “vangelo”: il Signore è veramente presente nelle vostre case, nella vostra vita, nei vostri cuori!
Con questo desiderio, con grande affetto e con gli auguri più belli vi benedico tutti.
+ Alceste Catella, vescovo