SAN SALVATORE – Organizzato dall’Oratorio Campanone dal 1959, il “Gran Carvà” di San Salvatore Monferrato è una tradizione consolidata ed è antichissima quella della recita della Businà dialettale che vede il comune monferrino uno degli ultimi centri dove è possibile assistere alla divertente e pungente lettura del poemetto satirico in dialetto locale. La Businà verrà letta al termine della sfilata.
Il programma di sabato 1º marzo prevede, alle ore 14,30 la partenza del corteo dei carri allegorici presso il piazzale S. Croce e dopo il percorso cittadino, il capolinea in piazza Carmagnola.
I carri saranno almeno quattro, forse addirittura cinque, e tutti realizzati dai volontari dell’oratorio Campanone: “Il Campanone” che apre la sfilata ospitando i regnanti del Carnevale, “Il Granfiore”, “Il Brucomela” e “Il pupazzo di Carnevale”.
Completano la sfilata due cortei con i costumi realizzati appositamente dal gruppo sartoria dell’oratorio, “Le farfalle” e “Bruchi e scarabei”. Nel pomeriggio, in piazza Carmagnola è prevista musica e animazione intratterranno il pubblico con i conduttori e la musica di Ricky Manna.
Alle 16,30 è previsto uno spettacolo di magia con il Mago Bingo. Per tutto il pomeriggio, in piazza, castello gonfiabile e al termine della festa, intorno alle 17,30, il rogo del pupazzo che simboleggia l’addio al Carnevale e l’ingresso nel periodo della Quaresima. Per la Businà don Gabriele Paganini ha richiamato Mario Lombardo, autore dal 1995 del poemetto satirico in dialetto, mentre ad impersonare il Re e la Regina del Carnevale ha invitato due giovani che nel corso dell’anno convoleranno a nozze.
Grandi successi e soddisfazioni, considerando che il Campanone distribuisce forze organizzative ed economiche realizzando più di un convoglio, diversamente dalle altre organizzazioni dei Comuni concorrenti che concentrano creatività e risorse su un unico carro. Quest’anno la creatività del gruppo di lavoro saprà stupire ancora di più, assicurano gli organizzatori.