CASALE – Un anno da vivere all’insegna della carità e del sostegno. Recentemente alla Caritas, presenti il direttore don Marco Calvo e il vescovo emerito di Mondovì mons. Luciano Pacomio, durante l’incontro con i volontari che operano nelle parrocchie della Diocesi sono state formulate alcune proposte che potrebbero svilupprsi nel corso dei prossimi mesi.
Il tema unico è stato l’anno giubilare, realtà che spinge, oltre che alla conversione interiore, a gesti di giustizia e carità visibili. Un’occasione per fare delle scelte concrete dove si possono esprimere segni di restituzione, di liberazione e di speranza. Numerose le idee proposte che potrebbero concretizzarsi. Fra le numerose proposte quella di fare un progetto diocesano e raccogliere fondi per dare casa a chi non ha casa, che potrebbe essere “un anno di respiro” (un anno in cui vengono pagati affitto e/o utenze per far ripartire persone in difficoltà).
Una seconda proposta è quella della “restituzione delle terre” ovvero proporre a chi ha l’orto e non riesce a coltivarlo di farlo coltivare a famiglie immigrate disponibili, aprendo così i propri spazi agli altri. Una terza strada da percorrere sarebbe quella di approfondire, formarsi e sensibilizzarsi sulla schiavitù moderna del gioco d’azzardo. Un’altra proposta è quella di fare scelte di maggiore vicinanza alle famiglie bisognose con maggiori visite a casa e migliore progettazione per far uscire dalle situazione di difficoltà, inoltre scrivere una lettera in ogni parrocchia che descriva ciò che si fa per i poveri e distribuirla su tutto il territorio parrochiale per sensibilizzare e coinvolgere. Nell’elenco delle idee anche manifestare per esprimere il dissenso a forme di accoglienza che richiamano la schiavitù, creare iniziative in cui si dà la possibilità di aiutare, impegnarsi, coinvolgersi non solo con offerte, una catechesi di incontri per approfondire il Giubileo, portare il libro del Vangelo nelle case suggerendo pagine che possano generare conversione e impegno e pensare in parrocchia come avvicinare i giovani attraverso la carità.
Una serie di proposte che verranno vagliate e discusse nell’incontro in programma lunedì 25 novembre, alle 20.30 in mensa a Casale.
“Ci ritroviamo per raccogliere cosa è uscito nei vari confronti che si potranno fare in parrocchia su queste ed eventuali altre proposte in modo da individuare su quali gesti concreti in ambito caritativo e di giustizia concentrarsi a partire da gennaio” sottolineano dalla Caritas di Casale.
All’orizzonte ci sono anche due proposte diocesane che sono: il pellegrinaggio a Roma poveri e volontari insieme, e fare della mensa un “luogo giubilare”, secondo l’idea del pellegrinaggio verso chi è nel bisogno: “Nell’Anno Giubilare saremo chiamati ad essere segni tangibili di speranza per tanti fratelli e sorelle che vivono in condizioni di disagio” (Spes non confundit, 10): l’Indulgenza viene pertanto annessa anche alle opere di misericordia e di penitenza, con le quali si testimonia la conversione intrapresa. I fedeli, seguendo l’esempio e il mandato di Cristo, siano stimolati a compiere più frequentemente opere di carità o misericordia, principalmente al servizio di quei fratelli che sono gravati da diverse necessità”.
L’idea è quella di proporre delle mezze giornate-tipo tra gesti di preghiera e servizio che si può fare in gruppetti di 10-15 persone.