Sig. Direttore,
ho giocato; mi sono giocato la liquidazione, poi la pensione (sono pieno di debiti) ed anche la dignità. I miei famigliari mi hanno cacciato di casa. Ora vivo con un amico piazzato come me. Mi vergogno, ma non so come uscirne. Scrivo questa lettera perché ho ascoltato la conferenza sul gioco d’azzardo e al mattino di giovedì scorso avevo letto l’articolo su Vita Casalese. Ho cominciato a giocare per divertimento. Ogni tanto vincevo qualcosa e lo rigiocavo. Non facevo i conti di quanto stavo spendendo, non me ne accorgevo. È stato come con le sigarette. Ne fumi qualcuna per sentirti grande. Poi prendi il vizio e non sei più capace a smettere.
Avevo una vita dignitosa, una moglie (…) figli. Ho perso tutto. Mi rendo conto che hanno fatto bene a cacciarmi di casa, perché ho fatto loro troppo male. Chissà se leggeranno questa lettera e cosa penseranno. Non merito di essere perdonato. Non potrò mai più restituire loro ciò che gli ho tolto; e non parlo dei soldi, che pure sono tanti; parlo della dignità. Li ho fatti vergognare di me e so che ora stanno male per quello che è successo. Ora sono arrabbiato col mondo intero. Ce l’ho con chi ha inventato quelle maledette macchinette, con chi le ha portate a Casale e le ha messe dappertutto; ce l’ho col sindaco che non ha fatto niente per impedirlo; non so più neanche io con chi non ce l’ho. Ce l’ho anche con me, perché lo so che è colpa mia, tutta colpa mia. Come ho fatto a non capire che mi stavo rovinando?
Credevo di essere io a condurre il gioco, invece c’era qualcuno che si stava prendendo gioco di me; non mi accorgevo che stavo spendendo tutti i miei soldi senza ricavare un bel nulla! Credevo che la fortuna fosse dietro l’angolo! Illuso! Dietro l’angolo c’era uno più furbo di me che sghignazzava mentre mi stava prosciugando le tasche, non solo le mie… quelle della mia famiglia e delle persone che amavo; no, non amavo, credevo di amare. Ora mi mancano, ma se devo essere sincero ho paura di non essere più capace di amare nessuno.
Voglio lanciare un appello: Fermatevi! Girate alla larga da queste macchinette infernali, le hanno inventate per fregare gli stupidi come me e forse come voi!. In questo Paese ci sono dei bastardi, compresi quelli che in Parlamento, invece di fare gli interessi di chi li ha votati, prendono i soldi delle lobby per tutelare i loro interessi, lobby di tutte le specie, comprese quelle che hanno riempito città e paesi di queste macchinette ruba soldi.
Fermatevi! Ricordate che quando mettete un soldo dentro la macchinetta lo state togliendo dalla vostra bocca, lo state rubando ai vostri famigliari. Se avete ancora qualcuno che vi vuole bene e non vi siete già giocato, come ho fatto io, anche l’affetto di chi vi circonda.
(lettera firmata)