Desidero esprimere la mia fraterna vicinanza e la mia partecipazione, unitamente all’intera comunità cattolica di Casale Monferrato, al lutto che ha colpito la famiglia Ottolenghi, in particolare la signora Adriana e il figlio Joseph, per la scomparsa del dott. Giorgio Salvatore Ottolenghi. Desidero, inoltre, far giungere alla presidente Daria Carmi e a tutta la comunità ebraica di Casale il fraterno cordoglio mio personale e della diocesi per la morte del presidente emerito dott. Giorgio Salvatore Ottolenghi che, per oltre mezzo secolo, ha guidato con saggezza, prudenza e amore la comunità ebraica casalese. La vita di Giorgio Ottolenghi è stata benedetta dal Signore, una benedizione che si è manifestata in una vita lunga e feconda giunta alla soglia dei centodue anni, quasi a somiglianza dei nostri antichi patriarchi Abramo, Isacco e Giacobbe. Una vita a cui, però, non sono state risparmiati la sofferenza e il dolore, soprattutto durante il periodo delle sciagurate e disumane leggi razziali e dell’immane tragedia della shoah. A tal proposito diceva il giorno del suo centesimo compleanno: “sono scampato alla shoah e oggi compio cent’anni”. Ma la vita di Giorgio Ottolenghi è stata anche una vera berrakà (benedizione) per la sua famiglia, la comunità ebraica e l’intera città di Casale che ha servito come medico apprezzato per la sua competenza, dedizione e grande umanità. Mentre rinnovo la mia fraterna partecipazione al dolore della famiglia e della comunità ebraica invoco dall’Eterno la pace per Giorgio Salvatore e la consolazione per i suoi cari. Il suo ricordo sia in benedizione.
† Gianni Sacchi
Vescovo di Casale Monferrato