Cominciamo bene. In via Trevigi è arrivato l’inizio della fine, un lento ed inesorabile declino che potrebbe avere il più infausto degli epiloghi. Questo perchè la fatidica scadenza entro la quale bisognava dimostrare alla Covisoc di aver pagato contributi e stipendi di ottobre e novembre, non è stata rispettata. La proprietà scarica la colpa sulla Foppiani. Zanon replica che saranno onorati gli impegni, ma che il presidente in C2 non si fa con i soldi degli altri, e che per farlo servono risorse finanziare proprie. E ora la situazione potrà soltanto precipitare. Partendo dalle sanzioni sportive, arriveranno inevitabilmente ulteriori 2 punti di penalizzazione che, probabilmente, si sommeranno al punto di penalizzazione ancora pendente per un fascicolo aperto dalla Procura Federale, stralciato dal deferimento per la fidejussione falsa, per il quale la Commissione Disciplinare Nazionale non ha ancora assunto una decisione. Si arriverà quindi ad un -8 stagionale che, oltre a segnare un record della storia del Casale Calcio, cancellerebbe quasi definitivamente ogni speranza di salvezza. Ma il problema più grande non sarà il ritorno in serie D. Non avendo rispettato la scadenza del 15 febbraio, infatti, il Casale perderà il diritto a gran parte dei contributi federali e quindi, non solo non riceverà soldi dalla Lega, ma dovrà anche restituire i circa 170 mila euro di debiti verso gli uffici di Firenze. In poche parole, non avendo rispettato le scadenze di quest’estate, la LegaPro ha richiesto indietro i contributi versati l’anno scorso e, per recuperarli, già da settembre sta pignorando la somma da quelli di quest’anno. Perdendo quindi il diritto agli aiuti federali, bisognerà restituire interamente la somma. E allora il dubbio diventa sempre più forte: ma se non c’erano i soldi nemmeno per concludere la stagione, perchè mettere sotto contratto altri dodici giocatori? La strada verso la chiusura od il fallimento del Club sembrerebbe imboccata. I tifosi si preoccupano della serie D, ma il rischio più grande è che un altr’anno al Palli ci sia il derby con il San Carlo, a meno che i borghigiani non salgano in Eccellenza.
Dario Calemme