VALENZA – E’ ancora il caro bollette a tenere banco nella ‘Città dell’oro’ tra i pubblici esercizi, sia per quelle piuttosto salate che sono state recapitate nell’ultima tornata raddoppiate o triplicate rispetto al passato, magari anche con qualche consumo in meno ma mangiate dall’incremento dei costi. E se il danno è concreto per quelle elettriche l’apprensione è per quelle che potrebbero arrivare per il riscaldamento con l’approssimarsi dei primi freddi. Chiara Frascolla del Bar Garibaldi che si affaccia sul corso principale della città spiega: “Siamo intervenuti con qualche risparmio, sd esempio spegnendo un frigorifero, abbassando qualche luce, ma il problema è quello. Si tratta di provvedimenti che certamente consentono di evitare del dispendio di energia ma che, comunque, vengono di fatto mangiati dall’aumento spaventoso che si è verificato”. Un’altra strada è stata quella di aumentare leggermente alcuni prezzi, sempre per cercare di fare fronte ad una situazione sempre più difficile. “Sostanzialmente – dice ancora – la decisione è stata compresa da una grande parte dei nostri clienti, qualcuno magari”. Nella vicina via Fratelli Cairoli, Massimo Mazzola di ‘Poldo’, ristorazione senza somministrazione, spiega di ‘aver effettuato una serie di ritocchi, staccato un congelatore, le piastre riscaldanti, preso un nuovo frigo di classe A. I costi, però, sono talmente alti che non si riesce a stargli dietro. Una soluzione potrebbe essere quella di sospendere la licenza per evitare di incappare in una forbice destinata ad allargarsi. Le bollette sono raddoppiate: quella elettrica è passata da 1200 a 2500 euro. Dopo il lockdown sanitario c’è il rischio di quello energetico”.
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