Un incontro tra produttori di metodo classico piemontesi e altoatesini: si è svolto in questi giorni (dal 27 al 29 marzo) in Piemonte il viaggio dei produttori dell’Associazione spumanti Alto Adige DOC Metodo Classico che hanno visitato aziende dell’Alta Langa DOCG, degustando le cuvée dei soci del Consorzio.
Josef Reiterer (Cantina Arunda Metodo Classico), Hannes Cleon (Cantina vini e spumanti Braunbach), Alois Ochsenreiter (Azienda Agricola Haderburg), Josef Romen (Cantina Kettmeir), Lorenz Martini (Cantina Spumanti Lorenz Martini Comitissa), Stefan Kapfinger (Cantina Merano), Klaus Pfitscher (Tenuta Pfitscher), i produttori dell’Alto Adige presenti in Piemonte; con loro Alexandra Cembran (responsabile marketing del Consorzio Vini Alto Adige).
Un confronto aperto, diretto e costruttivo, che ha messo di fronte due territori vinicoli dalla grande personalità e vocazione e ha permesso ai rispettivi rappresentanti di conoscere le storie, le pratiche, le scelte, e i vini delle due zone.
Il percorso del gruppo altoatesino in Piemonte ha toccato la Banca del Vino di Pollenzo, la cantina di Fontanafredda e quella di Ettore Germano a Serralunga d’Alba, i vigneti di Enrico Serafino a Cerreto Langhe, l’azienda agricola Marcalberto a Santo Stefano Belbo, Pianbello a Loazzolo, Contratto a Canelli. Alle degustazioni hanno preso parte con i loro vini i produttori Umberto Bera, Carlo Deltetto e Roberto Garbarino. La cena ufficiale si è svolta al Fàula Ristorante – Casa di Langa a Cerreto Langhe; una tappa anche in una meta storica dell’enogastronomia dell’Alta Langa astigiana, il Ristorante Madonna della Neve di Cessole.
“Abbiamo apprezzato nei vini Alta Langa una uniformità precisa, una grande riconoscibilità e un altissimo livello – ha detto Josef Reiterer, il primo produttore a vendere esclusivamente spumante metodo classico in Alto Adige -. Più variazioni nei vini altoatesini, frutto di un disciplinare che offre un più ampio ventaglio di opzioni. In entrambe le espressioni, si coglie comunque l’essenza di una bollicina fatta da artisti”.
“Siamo stati felici di aprire le nostre cantine e le nostre bottiglie per i produttori dell’Associazione spumanti Alto Adige DOC Metodo Classico – ha detto il presidente del Consorzio Alta Langa Giulio Bava -. Assaggiare i loro vini insieme ai nostri ci ha permesso di apprezzare vini molto luminosi, di grande piacevolezza e qualità diffusa”.
LA VITA CASALESE PERCEPISCE I CONTRIBUTI PUBBLICI ALL’EDITORIA.
“La Vita Casalese”, tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.