CASALE – Martedì 5 aprile si è tenuto con un’ottima partecipazione di pubblico il terzo appuntamento del ciclo di incontri “Associazioni caritative e confraternite: storia, opere e artisti” promosso dall’Associazione Antipdes ODV grazie ai fondi CEI 8xmille in collaborazione con le associazioni Orizzonte Casale e Arte e Storia. La conferenza dal titolo “I luoghi della cura nella città di antico regime: pauperes et infirmi nell’Ospedale di S. Spirito a Casale” è stata tenuta dall’Arch. Carla Solarino che ha introdotto l’argomento con un excursus sull’evoluzione del concetto di “cura” associato in un primo momento alla regione: anticamente i malati venivano assistiti nei templi dedicati al dio Aslepio e, con il cristianesimo, furono accolti insieme a poveri e pellegrini in ospizi legati ai monasteri e ai vescovadi. Una prima caratteristica di questi luoghi consisteva nelle piccole dimensioni degli edifici e nella larga diffusione sul territorio specialmente lungo le vie di pellegrinaggio e presso i ponti. A Casale si contavano almeno quattro di questi ospedali: quello di Santo Stefano, quello di Sant’Evasio, quello di S. Spirito detto colombina e quello di Santa Maria delle Grazie. Il Rinascimento portò da una parte al mutamento del concetto di “cura” meno legata alle esigenze spirituali e sempre più al sapere scientifico e dall’altra alla tendenza a unificare in un unico grande edificio tutti i piccoli luoghi di cura presenti sul territorio. Sull’esempio della Ca’ Granda di Milano voluta da Francesco I Sforza a Milano e su quello di diversi altri ospedali cittadini, Guglielmo VIII promosse la fondazione del nuovo ospedale di Santo Spirito approvato con bolla papale di Sisto IV il 18 gennaio 1478 e dotato degli stessi privilegi e dell’esenzione delle medesime tasse dell’ospedale di Santo Spirito di Roma. Affidato in un primo momento alla gestione dei frati agostiniani, l’ospedale fu a partire dal ‘500 amministrato da un consiglio formato dal governatore e da altri membri della città e del clero. In realtà il progetto guglielmino non riuscì a trovare da subito completa attuazione comprendendo in un primo momento solo una manica lunga adiacente alla preesistente chiesa del Santo Spirito. La storia evolutiva dell’ospedale casalese, ancora in gran parte da approfondire, proseguì fino al Novecento con continui e progressivi ampliamenti che portarono alla conformazione attuale.
Il prossimo incontro sulla confraternita della Misericordia previsto per martedì 12 aprile a cura dell’arch. Antonella Perin potrebbe subire una variazione. Si invitano tutti gli interessati a monitorare la pagina Facebook “Museo del Duomo di Casale Monferrato”. L’organizzazione si premurerà di inviare tempestiva comunicazione.
Per info: 392.9388505; antipodescasale@gmail.com