CASALE – Lo scorso 23 ottobre gli studenti delle classi terze e quarte del corso “Grafica e comunicazione” dell’Istituto Superiore “Leardi”hanno svolto un’interessante uscita didattica sui temi della fotografia. Accompagnati dai docenti delle materie di indirizzo (proff. Francesca Agate, Andrea Agliotti, Gennaro Belfiore, Rossana Benedetto, Giorgia Bianco, Ilenio Celoria eGrazia Felletti), i ragazzi hanno avuto la possibilità di recarsi a Lodi, in occasione del “Festival della fotografia etica”: la manifestazione, che si è svolta dal 6 al 28 ottobre, è giunta alla nona edizione e rappresenta un’ottima occasione per scoprire, attraverso mostre, conferenze e attività laboratoriali diffuse su tutto il territorio della città, tematiche di approfondimento culturale indispensabili per i fotografi del domani. In particolare, la mattinata è stata dedicata alla visita di due esposizioni: un gruppo di alunni si è recato a palazzo Barni, sede del World Report Award, il concorso internazionale della fotografia di Lodi: come si può leggere sul sito dell’evento, la manifestazione «ha lo scopo di dare voce e supporto all’impegno sociale dei fotografi. […] Il soggetto è l’umanità con le sue vicende pubbliche e private, le sue piccole e grandi storie; i fenomeni sociali, i costumi, le civiltà, le grandi tragedie e le piccole gioie quotidiane, i cambiamenti e l’immutabilità». L’altro gruppo di ragazzi ha invece visitato le mostre della Bipielle Arte,realizzate in sinergia con aziende di profit, le quali vogliono sensibilizzare il pubblico e i consumatori sulle questioni etiche legate alla responsabilità sociale delle imprese. Nel pomeriggio, invece, gli studenti si sono riuniti per un workshop con il fotografo Alberto Prina, responsabile del Festival e noto esperto del settore. Nel corso della sua carriera, Prina ha realizzato, tra gli altri, reportage sulle condizioni di vita in Birmania e nell’Irlanda del Nord: sotto la sua sapiente guida i ragazzi hanno potuto scoprire i principi della fotografia documentaristica e si sono confrontati sull’intensità che può essere raggiunta dalla comunicazione attraverso le immagini, anche alla luce delle visite svolte in mattinata.
Redazione “Leardi”