CASALE – Incominciano oggi, giovedì 3 ottobre, gli appuntamenti con la festa per i quarant’anni della Parrocchia dello Spirito Santo, istituita il 6 ottobre 1973. La Chiesa venne costruita nel 1998 e consacrata il 27 febbraio 2000. Apre la serie dei festeggiamenti un “Incontro di riflessione e preghiera”, guidato da Monsignor Luciano Pacomio, Vescovo di Mondovì, in programma stasera alle ore 21 nella Chiesa. Sabato 5, alle ore 21 presso l’Istituto Sacro Cuore, si presenta l’occasione di festa, incontri e attività dal titolo “Incontrarsi… in 40 anni”. Il ciclo di incontri prosegue domenica 6 con la Messa Solenne che sarà celebrata alle ore 10,30 nella chiesa dello Spirito Santo, mentre alle ore 12,30 nel salone delle feste dell’Istituto Sacro Cuore è in programma un ricco e gustoso buffet, offerto dalla parrocchia “a tutti quelli che lo desiderano”. La chiusura dell’anniversario dei quarant’anni di parrocchia sarà affidata al gruppo giovani che sabato 26 ottobre, alle 21 presso l’Istituto Sacro Cuore, presenteranno “Tocca a te! La missione continua….” una serata di spettacolo e, ancora, di festa.
Il 6 ottobre 1973 con il decreto firmato dal Vescovo Mons. Carlo Cavalla nasceva a Casale la nuova Parrocchia dello Spirito Santo, che si costituiva stralciando parte dei territori delle Parrocchie del Duomo, del Sacro Cuore di Gesù e di San Germano, tutto in Casale ma con un fazzolettino di terra ai bordi di San Giorgio (la Grotta Ganora) e la chiesa di Pozzo sant’Evasio. Nel decreto, Parroco era nominato don Carlo Grossetti -39 anni -, fino a quella data parroco di Rivalba e collaboratore in Duomo, e vice don Paolo Busto -31 anni- , allora viceparroco del Duomo. Una parrocchia tutta da fare: non c’era la chiesa e si usava quella delle Suore salesiane, con fatica si trovò da affittare la casa parrocchiale che fosse nel territorio della Parrocchia. Anche il nome fu una sorpresa. Da tempo si pensava a creare una parrocchia in zona Ospedale, e le pratiche portavano già il nome di Parrocchia di san Giuseppe, forse per ricordare il Vescovo Angrisani, ma al momento di firmare il decreto, qualcuno suggerì a Mons. Cavalla che c’era già una chiesa intitolata a San Giuseppe, in via Lanza, e che sarebbe stato più opportuno, proprio a pochi anni dalla fine del Concilio, di intitolare la Parrocchia allo Spirito Santo, dato anche che era nella zona dell’Ospedale Santo Spirito. Sono stati anni pioneristici meravigliosi e un affettuoso e riconoscente ricordo va alle Suore Salesiane, che con generosità e amabilità hanno dato qualsiasi aiuto alla nuova Parrocchia. La straordinaria direttrice suor Maria Mori, che veniva dall’isola d’Elba, ancora viva e con circa 90 anni, la Vicaria suor Maria Rinaldi, suor Franca Tomaghelli, grande cuore e sensibilità artistica che curava l’oratorio, suor Luigina a capo delle scuola dei catechisti, la portinaia suor Clotilde Coppo e via via fino alle suore della cucina che ci passavano il pranzo da portare a casa a mezzogiorno in porzioni abbondanti che bastassero anche per la cena. Nella nuova chiesa, l’altare della cappella feriale è quella che avevano le suore quarant’anni fa. Da allora sono passati quarant’anni e don Carlo ha avuto nel tempo vari sacerdoti come collaboratori, e nalla casa nuova i cari genitori Giuseppe e Secondina, poi è rimasto solo più lui, con tanti collaboratori, un diacono e tantissimi laici. Il suo stile è sempre stato di grande semplicità e umiltà ma di profonda fede nutrita da ottime letture, con una carità accogliente e generosa. La sua più grande e decisiva scelta è stata quella di costruire prima la comunità dei fedeli, adattandosi per venti anni di far chiesa in un grande capannone nato per essere un supermercato e poi è avvenuto che tutti insieme, quando è stato il momento, quindici anni fa, hanno costruito facilmente la bellissima chiesa e comprato la casa parrocchiale e l’oratorio. La Parrocchia dello Spirito Santo ha un’altissima frequenza alla messa domenicale, è ricca di giovani e convergono molte famiglie anche fuori dei confini geografici. Grazie, don Carlo.
d. Paolo Busto