POMARO – E’ tornato nella Casa del Padre lo scorso 17 dicembre il diacono Angelo Arvati. Nella vita ha cercato in ogni modo la verità con attenzione agli ultimi. Divoratore di libri, studioso della società, la sua vita è stata un cammino instancabile per trovare il senso dell’esistenza e l’ha trovata in Gesù. Era nato a Monza il 29 ottobre 1943 da una famiglia non credente e nella sua giovinezza aveva militato in formazioni di estrema sinistra, legate al comunismo cinese maoista. Dopo il Liceo aveva frequentato i primi tre anni di Fisica Nucleare. È stato una delle figure di spicco dell’Unione dei Comunisti Italiani (marxisti – leninisti) e del giornale “Servire il Popolo; successivamente fu direttore politico de “La voce operaia” e nei primi anni ‘70 prese parte alla delegazione in Cina di quel partito. Il suo Sessantotto, la sua rabbiosa voglia di “andare controcorrente rimanendo diverso per cambiare il mondo” finirono di colpo un giorno d’inverno del 1974 nella Piazza Tien An Men di Pechino quando capì che l’ideologia nata e sviluppatasi all’ombra della Grande Muraglia non avrebbe vinto l’egoismo consumistico. Dopo alcuni anni di militanza nelle file del P.C.I., si allontanò dalla vita politica attiva ed ebbe qualche sporadico incontro con il compagno di partito Aldo Brandirali, divenuto nel frattempo appartenente al Movimento di Comunione e Liberazione, quindi i suoi rapporti con gli ex compagni e la politica si sono interrotti. Il 1° giugno 1987 si trasferì con la propria famiglia a Pomaro Monferrato, piccolo paese di 400 abitanti. L’incontro con il compianto parroco don Walter Badengo, semplice, buono e di profonda fede, lo aiutò nella sua conversione. Era ateo ma avido di verità ed iniziò con la famiglia a partecipare alle riunioni di catechesi per adulti tenute in Parrocchia dai neocatecumenali, cominciò ad andare a Messa mentre il figlio Paolo, che studiava al Conservatorio di Alessandria, fu invitato da don Walter a suonare l’organo in chiesa. Poi andò come barelliere dell’Oftal a Lourdes e lì si è concluso il cammino della sua conversione, perché nella terra della sofferenza –confidava- Dio lo aveva conquistato non attraverso l’intelligenza o la forza, ma con la debolezza di chi soffre. Umile e schivo, profondamente vicino alle situazioni di sofferenza e di povertà, la sua vita è stata illuminata dalla profonda conversione che lo portò il 10 luglio 1988 a ricevere il Battesimo da parte del nostro Vescovo mons. Carlo Cavalla, che oltre che a lui amministrò il Battesimo, la Cresima e diede la Prima Comunione ai due figli Emiliana e Paolo; Angelo e la moglie Jolanda, che si erano già sposati civilmente a Milano il 2 ottobre 1967 fecero in quella occasione la celebrazione del matrimonio religioso. Nel 1988 rilasciò una bellissima intervista a Famiglia Cristiana a proposito della sua visione, a posteriori, del viaggio in Cina e degli ultimi anni di appartenenza all’Unione dei Comunisti Italiani (marxisti-leninisti), lieto della fede trovata, felice di aver trovato una nuova famiglia dopo il Partito. Così, dopo aver lasciato il lavoro di impiegato di una società del gruppo Olivetti e studiato teologia presso la Facoltà dell’Italia settentrionale a Milano, divenne Assistente Pastorale di Pomaro e Villabella ed anche componente del Consiglio Pastorale diocesano; poi fu anche nominato insegnante di Religione. Infine, il 3 settembre 2005 venne ordinato diacono da mons. Germano Zaccheo nella Chiesa parrocchiale di Pomaro. Si mise così pienamente al servizio delle parrocchie di Pomaro e di Villabella, pur con diversi problemi di salute. A novembre di quest’anno venne ricoverato d’urgenza all’ospedale di Casale dove ricevette l’olio degli infermi da parte del Parroco don Giampaolo Cassano e poi trasferito a quello di Novi Ligure, è morto all’età di 72 anni. Le comunità parrocchiali di Pomaro e di Villabella, grate per il suo servizio ecclesiale svolto con dedizione in mezzo a loro pregheranno per lui, nelle trigesima della sua morte, con la S. Messa celebrata a Villabella sabato 23 gennaio e a Pomaro sabato 30 gennaio, sempre alle ore 17,30.
p.b.