Piace ai giovani e agli stranieri, interessa i giornalisti di settore ed è sempre più presente nel portfolio degli importatori stranieri: il Grignolino, l’autoctono monferrino dal carattere un poco spigoloso, dopo anni di silenzio, torna ad avere un certo appeal su consumatori, critica enogastronomica e addetti ai lavori. Un’inversione di tendenza sempre più evidente negli ultimi anni, che ha portato molti viticoltori a crederci di nuovo e a impiantare nuovi vigneti nell’Astigiano e nel Casalese.
Ne hanno avuto la conferma nel weekend gli organizzatori di «Grignolino, il Nobile Ribelle», una due giorni ospitata a Grazzano Badoglio e dedicata alle numerose interpretazioni di questo vitigno che, con i suoi tannini vivaci, si presta a diversi tipi di vinificazione (in acciaio, in legno, in anfora) e d’invecchiamento. In tantissimi sono arrivati a degustare le oltre cento etichette prodotte nelle 85 aziende vitivinicole dell’Astigiano e del Monferrato Casalese che hanno risposto alla chiamata dell’Ais – l’Associazione Italiana Sommelier del Piemonte con le delegazioni di Asti e Casale. La manifestazione ha avuto il contributo del Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato, del Consorzio Colline del Monferrato Casalese, delle Associazioni dei Produttori di Grignolino d’Asti Doc-Piemonte Doc Grignolino e Monferace.
«Una prima edizione straordinaria – commentano gli organizzatori – Il Grignolino coinvolge e suscita curiosità anche tra i palati più esperti. Abbiamo avuto giornalisti che tornavano dai Grands Jours de Bourgogne e hanno fatto tappa a Grazzano Badoglio interessati a scoprire questo vino. È la dimostrazione che siamo all’inizio di una nuova era felice per questo vitigno che esprime bene l’anima del Monferrato».
Hanno fatto la loro parte i sommelier delle due delegazioni che hanno trasmesso la loro passione agli assaggiatori, raccontando aneddoti e curiosità sulla storia del Grignolino. Apprezzati anche gli abbinamenti culinari proposti dalla chef Francesca Persano, detta “Miss Dado” del ristorante Vimini di Torino: i suoi piatti di carne e di pesce hanno permesso di sperimentare la versatilità che questo vino può avere in tavola. In versione più moderna, è stato servito come base per i cocktail creati dalla fantasia di Nicola Mancinone del Confessionale Vermouth and Mix Bar.
La produzione di Grignolino oggi si avvicina ai 2 milioni e mezzo di bottiglie, ma la potenzialità supera i 5 milioni: quasi un milione sono doc Grignolino d’Asti, 450 mila doc Grignolino del Monferrato Casalese, 940 mila doc Piemonte Grignolino. L’Ais e partner danno appuntamento alla primavera 2023 per la seconda edizione di «Grignolino, il Nobile Ribelle». Tra le novità, potrebbe esserci una giornata in più, il lunedì, dedicata a ristoratori, enotecari e operatori di settore.
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