CASALE – Il presepe vivente proposto dal Centro culturale Alberto Gai nel pomeriggio di domenica 23 è stato seguito da un pubblico attento e numeroso, in parte radunatosi all’avvio nella chiesa di Santa Caterina e poi cresciuto man mano che il presepe percorreva le vie della città aggregando persone. Al termine il duomo, dove è stata rappresentata la Natività, era gremito. Significativa la presenza lungo tutto il percorso del vescovo di Casale: i figuranti e i fedeli sono arrivati al cospetto di Gesù Bambino come un popolo al seguito del proprio pastore. In duomo, dove alcuni gioiosi canti hanno annunciato la nascita di Gesù, impersonato dalla piccola Maria Vittoria Micheletti, è stato ricordato che il Natale è il punto sorgivo del cristianesimo, è il momento in cui si è affacciata per la prima volta nella storia una novità inconcepibile utilizzando la modalità più semplice e più umana: la nascita di un bambino, una Presenza con cui ogni uomo è invitato a rapportarsi. Il vescovo Gianni Sacchi, concludendo la sacra rappresentazione, ha sottolineato quali sono i doni che Dio ci fa nel Natale: la salvezza, che l’uomo non può darsi da solo; la luce della presenza di Dio in mezzo a noi, che dissipa le tenebre in cui rischiamo di camminare; la pace interiore, che non è solo l’assenza di conflitti ma è la serenità, ovvero il sentirsi amati da Dio; e infine l’amore, perché «l’Incarnazione porta al vertice la rivelazione dell’amore: Dio è amore, dice Giovanni, e ce lo ha dimostrato con il dono del suo Figlio Gesù. Cerchiamo di vivere nel Natale ormai prossimo questi doni che il Signore ci ha fatto».
( fotografie di Marisa Rondello)