GRANA – Il sindaco Cristiano Gavazza aveva chiesto alla Regione l’istituzione della “zona rossa” che non è stata accolta. Tuttavia il governatore Alberto Cirio e il vice presidente Fabio Carosso hanno assicurato, attraverso la Prefettura, un maggior controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine mentre l’Asl di Asti ha garantito puntuali monitoraggi in ambito sanitario, con particolare riferimento alla residenza “Colli Divini” e la sessantina di suoi ospiti oltre alla ventina di addetti. E’ proprio la casa di riposo il “focolaio” che aveva fatto scattare l’allarme e la forte richiesta del sindaco per una “zona rossa”. Infatti l’esito dei primi 28 tamponi aveva certificato la positività di ben 27 pazienti. In una comunità che conta circa 600 abitanti si erano già registrati quattro decessi di persone anziane, tre positivi esterni alla casa ma vi sono pure sei persone ricoverate in ospedale. Tra queste ultime vi è un’operatrice socio sanitaria in servizio alla “Colli Divini” le cui condizioni sono migliorate, tanto che giovedì è stata dimessa dal Massaia di Asti per ultimare la fase di guarigione in quarantena domiciliare.
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