Con il taglio della torta di Aleramo a Grazzano Badoglio si è conclusa domenica la 17ª edizione di Golosaria tra i castelli del Monferrato che ha visto una partecipazione record di paesi, di iniziative e anche di visitatori (si parla di ben oltre i 20 mila delle edizioni passate). Del resto il brand di Golosaria è qualcosa di affermato, come evidenzia la segnalazione a sorpresa di Gerry Scotti e Michelle Hunziker nell’edizione di Striscia la Notizia di venerdì sera, che ha fatto schizzare le visite su www.golosaria.it il sito interamente dedicato alla kermesse.
“La soddisfazione di quest’anno – dice Paolo Massobrio che insieme a Marco Gatti ha condotto i principali eventi – è stata vedere tanti giovani, moltissimi dalla Lombardia, segno che la formula che abbiamo adottato per raccontare un territorio, vivendolo, a quanto pare piace”.
Ma Golosaria è un evento fatto di tanti simboli, come lo stesso titolo di quest’anno “Alla scoperta delle Origini” che parla del turismo di ritorno nell’anno ad esso dedicato, e che riguarda tanti monferrini partiti per la “Merica” oppure nati in terre lontane (Australia, Stati Uniti, Argentina), ma che hanno conservato un forte senso identitario legato spesso al cibo.
Ed è stata simbolica anche la proclamazione dell’Amico e dell’Amica del Grignolino che si è svolta domenica a Vignale Monferrato, con il riconoscimento al comico Claudio Lauretta e all’imprenditrice Alessandra Colonna, segno della simpatia che riscuote il vino simbolo del Monferrato, oggi al centro di una straordinaria rinascita. Ed è così che Golosaria ha battezzato i cru del Grignolino, con la consegna dei cartelli a 25 produttori che andranno ad individuare le posizioni migliori dei vigneti. E poi il racconto fluttuante di questa grande madre, che è la collina monferrina, attraverso passeggiate partecipate, mostre, presentazioni di libri, convegni, spettacoli teatrali e tango, in onore agli emigrati argentini. Anche quest’anno, poi, è stato individuato un simbolo fra i vari investimenti sul territorio che guarda già al futuro: il villaggio Lilelo (Liitle, Leisure Lodge) fra i vigneti di Grazzano Badoglio, ovvero il Glamping in salsa monferrina, attivato da una coppia di imprenditori di Varese.
“Suggestioni che ci riempiono di orgoglio – dice ancora Paolo Massobrio – come i tanti investimenti immobiliari che in questi 17 anni sono stati fatti da chi, grazie a Golosaria, ha conosciuto il Monferrato”. “Ma Golosaria non finisce qui – chiosa il fondatore di quel Club di Papillon nato 31 anni fa ad Alessandria – perché abbiamo istituito l’Osservatorio Monferrato, ospitato dentro al portale IlGolosario.it, che parlerà tutto l’anno di questo territorio fantastico”.
Fra pochi giorni inoltre (distribuzione Mondadori) uscirà anche IlGolosario wine tour, una guida di oltre 500 pagine dedicata all’enoturismno in Italia, con 1300 cantine che offrono esperienze.