Mercoledì 26 – (supplemento) – Beppe Grillo scomunica altri due deputati del M5S e chiede alla rete di ratificare l’espulsione.
Giovedì 27 – Continuano gli arresti della centrale mondiale di falsificazione di banconote, il “Napoli Group”, che sarebbe responsabili del 90% delle banconote false nel mondo, specialmente in Europa ed Africa. Tra le realizzazioni, anche un inesistente biglietto da 300 euro diffuso in Germania. Tenevano anche corsi di formazione sulla contraffazione in tutta Europa. Nel corso dell’operazione che ha portato all’arresto di vari membri di spicco della rete di falsari con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla contraffazione, sono state scoperte una stamperie ad Arzano, in Campania, e una zecca a Gallicano, alle porte di Roma.
Venerdì 28 – Il 70% dei votanti, meno di 30 mila, ratifica l’espulsione. Rischio di scissione nel movimento. Grillo si dichiara “un po’ stanchino” e propone la costituzione di un “direttorio di cinque membri fedelissimi: Alessandro Di Battista, Luigi Di Maio, Roberto Fico, Carla Ruocco e Carlo Sibilia. Ma vuole anche che la loro ‘incoronazione’ avvenga dalla rete. Il blog si esprime ed è un plebiscito: il 91,7% dei votanti (oltre 37 mila) dà l’ok ai cinque. L’operazione, che suscita però forti malumori tra i parlamentari già fiaccati dall’improvvisa decisione di espellere Artini e Pinna, è così blindata. Così il Movimento si trasforma in partito.
Sabato 29 – Giornata di violenza in Nigeria con due gravissimi episodi di terrorismo. Drammatico il bilancio di un altro attentato degli islamisti di Boko Haram in Nigeria, lunedì scorso che ha causato una cinquantina di vittime e costretto 3mila persone a cercare rifugio oltre confine verso la regione di Diffa, nel vicino Niger. Iieri, invece, venerdì giornata di preghiera per i musulmani, due donne kamikaze, appoggiate da una quindicina di uomini armati, hanno fatto irruzione nella Grande Moschea di Kano, retta da uno dei più noti capi spirituali nigeriani, Sanusi Lamido Sanusi, emiro di Kano, nel turbolento nord-est del Paese. Drammatico il bilancio: i morti sono 120, mentre più di 200 feriti sono stati ricoverati in tre ospedali. L’emiro solo la scorsa settimana aveva esortato il nord-est della Nigeria, roccaforte dei Boko Haram, a prendere le armi contro i cosiddetti “Talebani d’Africa”, inimicandosi anche l’esercito perché ha messo in dubbio la capacità dei soldati di proteggere i civili. Ufficialmente l’emiro di Kano è il numero due della gerarchia religiosa islamica nigeriana e segue il Sultano di Sokoto. Sanusi è stato nominato all’inizio dell’anno e gode di grande prestigio in Nigeria. Prima di assumere l’incarico di emiro di Kano, seconda città del Paese, è stato governatore della banca centrale nigeriana, poltrona da dove non ha mancato di criticare le frodi e la corruzione nel governo.
Domenica 30 – In Egitto L’ex presidente egiziano Hosni Mubarak è stato prosciolto perché non doveva essere processato per la morte di 239 manifestanti durante la rivolta del 2011 che portò alle sue dimissioni. Lo ha stabilito il giudice Mahmud al-Rachidi della Corte d’Assise del Cairo. Pertanto non sarà né assolto né condannato. Un primo processo, il 2 giugno 2012, aveva condannato Mubarak e il suo ministro dell’Interno all’ergastolo. La sentenza fu poi annullata dando vita a un secondo processo. L’ex rais resta comunque in prigione perché condannato a 3 anni di carcere per sottrazione di fondi pubblici destinati ai restauri del palazzo presidenziale.
L’ex 86enne ex rais era presente in aula alla lettura della sentenza da parte del giudice. Mubarak era accusato di aver dato l’ordine alla polizia di sedare la rivolta provocando così la morte di 846 manifestanti. Assolti dalle accuse di omicidio pure il suo ex ministro dell’Interno Habib al-Adly e sei capi dei servizi segreti. Il tribunale ha anche assolto dalle accuse di corruzione e arricchimento illecito Mubarak e i suoi due figli, Alaa e Gamal, in relazione alla vendita di greggio a Israele a un prezzo presunto inferiore a quello di mercato.
– Peggiora il medico italiano ricoverato allo Spallanzani per l’ebola contratta in Sierra Leone: febbre alta.
Lunedì 1 – Alla Camera il capogruppo del M5S ha ufficializzato l’espulsione dei due ultimi deputati, passati al Gruppo Misto.
Martedì 2 – La Corte Ue condanna l’Italia a pagare una multa milionaria per non essersi ancora adeguata alla direttiva rifiuti sulle discariche, infliggendo una sanzione forfettaria di 40 mln di euro e una penalità di 42,8 mln per ogni semestre di ritardo nell’attuazione delle misure necessarie di adeguamento alla sentenza del 2007. Questo perché, rileva la Corte, “l’inadempimento perdura da oltre sette anni” e “le operazioni sono state compiute con grande lentezza” tanto che “un numero importante di discariche abusive si registra ancora in quasi tutte le regioni italiane”.
Mercoledì 3 – Per superare le obiezioni per la riforma del Senato e la nuova legge elettorale e accelerare il tutto prima delle dimissioni del Presidente della Repubblica, Matteo Renzi propone di approvare subito la legge elettorale congelandone la applicazione fino alla abolizione del Senato.