Giovedì 9 – A Milano è stata emessa la sentenza di secondo grado che al processo sui diritti Mediaset riguardante un’altissima evasione fiscale ha confermato la condanna del Cavaliere a quattro anni di reclusione e a cinque di interdizione dai pubblici uffici e alla richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura di Napoli per la “compravendita” di senatori, come ha confessato De Gregorio, per far cadere il Governo Prodi. Intanto Roberto Formigoni, già nocchiero di lungo corso della Regione Lombardia, la cui Giunta è caduta anzitempo per gli scandali ora è approdato al Parlamento come senatore del PDL. Novello Cincinnato che dopo esser stato due volte dittatore a Roma, ridotto in povertà si ritirò in campagna, così Formigoni, emulo del generale di 2.500 anni fa, appena giunto al Parlamento è stato nominato Presidente della Commissione Agricoltura, ma subito è stato raggiunto dal rinvio a giudizio della Procura di Milano insieme ad altre 11 persone coinvolte nell’inchiesta sulla Fondazione Maugeri. L’accusa per l’ex Governatore lombardo è di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione.
Venerdì 10 – Grillo si è dichiarato contrario alla legge sullo “ius soli” (cittadinanza italiana a chi nasce in Italia, figlio di almeno un genitore italiano, con alcune specificazioni). La sua esternazione è caratteristica della sua personalità e della sua esperienza. Infatti ha sposato una iraniana. D’altra parte anche Bossi, che ce l’ha con i terroni, ha sposato una milanese con padre siciliano. Intanto il Papa riceve il nostro Vescovo che gli presenta la situazione della Diocesi di Casale.
Sabato 11 – Grande manifestazione del Centro-Destra a Brescia in cui ci saranno le comunali la prossima settimana e PDL e PD probabilmente andranno al ballottaggio dopo quindici giorni. Ma è stata l’occasione per manifestare a favore di Berlusconi e contro la Magistratura “politicizzata”, perché lunedì è attesa la sentenza del processo Ruby. Alla convention è intervenuto anche un folto gruppo di seguaci di Vendola e di Grillo, che hanno contestato i Berlusca-boys (diciamo così…) in modo colorito. Per mantenere l’ordine era presente anche l’on. Angelino Alfano come segretario del PDL (e anche vice presidente del Consiglio), ma soprattutto come Ministro dell’Interno. C’era tutto lo stato maggiore dei fans del Cavaliere: Brunetta, Santanché, Schifani, Gelmini e via via fino al devoto Formigoni. La cosa è stata molto sgradita alla componente governativa del PD, che non dimentica di Bertinotti quando era al Governo con Prodi, e di Bossi quando era al Governo con Berlusconi, che giocavano su due fronti, al governo e all’opposizione. Il risultato fu quello voluto: la caduta del Governo. E adesso, si vuole fare la replica? Speriamo che questi processi finiscano presto e chi è innocente sia assolto, e chi è colpevole sia condannato. A Roma invece grande manifestazione per la beatificazione di Mons. Luigi Novarese. Tanti pellegrini della nostra diocesi e dei Silenziosi Operai della Croce con il nostro Vescovo. A Casale poco prima di mezzanotte temporale con un quarto d’ora di grandinata.
Domenica 12 – Il PD ha eletto il nuovo Segretario, Guglielmo Epifani. Il Governo per due giorni in ritiro all’Abbazia di Spineto per mettere a fuoco i problemi da prendere di petto per i prossimi cento giorni e stabilire modi di convivenza tra schieramenti così diversi, ma obbligati a stare insieme ma con un matrimonio in bianco. Previsti altri tagli all’editoria; anche questa è sistemata.
Lunedì 13 – Al processo di Milano per Ruby, Emilio Fede e Lele Mora, il P.M. Ilda Boccassini chiede per Berlusconi una condanna di sei anni e l’interdizione perpetua dai pubblici uffici.
Martedì 14 – Al processo Eternit di Torino il Pubblico Ministero dott. Raffaele Guariniello ha ribadito la richiesta di condanna per gli imputati, di venti anni di reclusione, per i vertici dell’Azienda: lo svizzero Stefan Schmidhainy e il belga Louis De Cartier.
Mercoledì 15 – In un piccolo comune del Sassarese i carabinieri hanno scoperto la causa del fatto che da quattro anni non arrivava più la posta in paese: lettere, fatture, multe, bollette, ingiunzioni… ; più niente, anche se alla Posta la corrispondenza arrivava. E dopo quattro anni di indagini pazienti ed estenuanti i carabinieri sono andati a casa del postino e perquisendo il garage hanno trovato i sacchi della posta ben ordinati: quattro quintali. Ci si aspetta lo spostamento del personaggio all’Archivio di Stato. Cappitto mi hai?