Giovedì 2 – Il Giornale, il quotidiano della famiglia Berlusconi, dedica a “I segreti di Della Valle” l’apertura della prima pagina e un articolo dedicato al “partito degli snob”, in cui il patron della Fiorentina (fino a qualche mese fa amico di Renzi) viene accomunato agli altri “ricchi, carini, vincenti e glamour” (il primo della lista, secondo il Giornale, è Montezemolo, seguito da Mario Monti e Corrado Passera) che “ci hanno già provato, ma gli è andata male”. Non solo: il quotidiano diretto da Alessandro Sallusti ricorda che Giulia D’Alema, figlia dell’ex premier e ministro che domenica dalla prima pagina del Corriere ha attaccato Renzi (“Istruito da Verdini sulle riforme”), lavora come “Marketing and event specialist” nella sede newyorkese di Tod’s, la società di Della Valle.
– L’ex magistrato Luigi De Magistris è stato condannato per abuso di ufficio e il Prefetto di Napoli lo ha sospeso dalla carica di Sindaco di Napoli. De Magistris ribatte che dovrebbero dimettersi i giudici che lo hanno condannato e che lui si ripresenterà alle prossime elezioni. (Se troverà un partito…). Comunque è giusto che alla fine anche i cittadini dicano la loro.
– Ancora fumata nera alla 16ª votazione per i due componenti della Consulta, nonostante il cambio del candidato di FI; si è ritirato Donato Bruno, e Berlusconi ha presentato Ignazio Caramazza, già all’Avvocatura dello Stato; ma 66 di FI hanno ugualmente votato Bruno, e naturalmente non hanno votato Violante. Erano assenti in 200. Così Violante ha incassato 511 voti, Caramazza 450 e Bruno 66. Votazione nulla, si riprova martedì prossimo.
Venerdì 3 – L’IS è alle soglie di Kobane, città curda alla frontiera con la Turchia, e il capo dei Peshmerga prevede che sarà un massacro. Kobane è a pochi chilometri dai confini con la Turchia, che dopo aver accolto 1.500.000 profughi dalla Siria ora è pronta a mandare truppe di terra e lasciare l’uso delle piste aeree alle forze della coalizione anticaliffato. Ma la Siria avverte che reputerebbe questo un atto ostile.
Sabato 4 – A Roma 80.000 fedeli in piazza San Pietro alla fiaccolata per l’inizio del Sinodo straordinario dei Vescovi. I tagliagole dell’IS hanno decapitato un altro ostaggio, un cittadino inglese.
Domenica 5 – Si apre a Roma il Sinodo straordinario sulla famiglia. Il Governo propone lo sdoganamento del TFR in favore ai lavoratori. La minoranza del PD promette battaglia in aula sulla legge sul lavoro, ma assicura alla fine lealtà nel voto.
Lunedì 6 -Novant’anni fa, il 6 ottobre 1924, l’EIAR (Ente Italiano Audizioni Radio), antenato della RAI, iniziava le trasmissioni. Un pensiero riconoscente al genio Guglielmo Marconi.
– I miliziani dell’ISIS issano la bandiera nera a Kobane. Rapiti in Siria un parroco cattolico, francescano, e venti ragazzi dell’oratorio; sono riuscite a scappare tre suore. I curdi allo stremo.
Martedì 7– A Madrid il primo caso di ebola in Europa; è un’infermiera che curò un missionario.
– A Sassari una dirigente ASL, il Direttore Amministrativo Angela Cavazzuti, nel 2010 riesce a ridurre il passivo dai 21.000.000 dell’anno precedente a soli 800.000, con un bel risparmio per la Regione. Ma vorrebbero far aumentare il passivo e lei non consente di falsificare il bilancio, così le tolgono l’incarico, assumono per l’occasione un uomo fidato, riaprono il bilancio già chiuso e fanno sprofondare il passivo a 18.500.000 (tanto paga la Regione). Poi l’anno dopo viene cacciata per rappresaglia con motivazioni che la magistratura che indaga sull’accaduto ha definito tanto ingiuriose da prefigurare il reato di diffamazione aggravata. Ora sono sotto inchiesta e rinviati a giudizio quattro collaboratori principali e il Commissario Marcello Giannico, messo lì dal Governatore Cappellacci e che resiste anche al ribaltamento politico sardo.
– 17.ma fumata nera per l’elezione dei due membri della Consulta. E’ ora di proporre nomi nuovi perché di tempo se ne è già perso troppo..
Mercoledì 8 – A Voghera l’infermiera in servizio notturno al Pronto Soccorso che aveva cercato di convincere due ragazze ventenni che dopo un rapporto a rischio volevano avere la “pillola del giorno dopo”, la famigerata pillola abortiva RU486, chiedendo loro di non spegnere una vita e di fatto aveva negato l’abortivo, dopo le polemiche degli abortisti, le rampogne della caposala, del medico di turno e l’avvio di una inchiesta per eventuali provvedimenti disciplinari, ha rassegnato le dimissioni. Onore alla coraggiosa infermiera. Evidentemente l’obiezione di coscienza non è facile.
– In Iran la 26enne Reyhaneh Jabbari, era stata condannata a morte mediante impiccagione in Iran. La ragazza è detenuta da quando ha 19 anni. Sette anni fa ha ucciso un uomo che tentava di stuprarla. Il fatto che lo stupratore lavorasse per il ministero dell’intelligence non le ha permesso di invocare la legittima difesa. Dopo che si è costituita le è stato negato l’avvocato di rito ed è stata costretta a confessare l’omicidio, che in Iran viene punito con la pena di morte. Ora la ragazza ha firmato la richiesta di perdono e la pena è stata sospesa.