Mercoledì 24 (supplemento) – I tagliagole dell’ISIS (Islamic State = Incappucciati Satanici) hanno decapitato in Algeria un turista francese di 55 anni rapito pochi giorni fa come pressione verso la Francia; Hollande ha detto che questo comportamento rende ancor più determinato il paese a combatterli.
Lo scorso giovedì 18 in Scozia si è votato per il referendum sull’indipendenza dal Regno Unito. Il 19 i risultati sono stati proclamati: 55% no e 45% sì. Sono tornati in Italia con le pive nel sacco i fans della Lega, con l’avv. Roberto Cota, che speravano di avere il traino per la secessione padana.
Giovedì 25 – L’Isis ha distrutto completamente la Chiesa Verde di Tikrit in Iraq dell’VIII secolo. Lo riferisce l’agenzia Mena citando fonti della sicurezza irachena. Si tratta di uno dei più antichi monumenti cristiani in Medio Oriente. I jihadisti hanno piazzato l’esplosivo all’interno, e poi fatto brillare le cariche, precisa la Mena.
Proseguono i raid USA contro le raffinerie dell’IS, da cui il califfato ricava 2 miliardi di dollari al giorno.
– Draghi spinge in basso la moneta unica, scesa a 1,27 sul dollaro; questo facilita le esportazioni e scoraggia le importazioni verso la zona americana.
– in Ucraina il Presidente Poroshenko chiude temporaneamente 2.300 km di frontiere con la Russia. Nel 2020 chiederà l’adesione alla Comunità Europea.
– La Camera approva la mozione del PD (275 favorevoli, 45 contrari e 152 astenuti) che chiede al Governo il riesame dell’acquisto dei contestati aerei F35 per arrivare al dimezzamento, con un risparmio di circa 6 miliardi.
– Flop anche per la prima puntata di Servizio Pubblico su “La7” con Santoro, che ha perso un milione di telespettatori rispetto alla prima puntata dello scorso anno e dimezza lo share al 5,78%. Il target che la TV di Urbano Cairo, con Enrico Mentana e Lilli Gruber, Santoro e Travaglio coltiva, cioè Tsipras e Cinque Stelle, non può dare di più.
Venerdì 26 – L’Oms ha aggiornato il tragico bollettino delle vittime dell’ebola, che sale a 6.263 casi tra confermati, probabili e sospetti, con 2.917 morti. Il rapporto analizza l’andamento dei contagi in Guinea, Liberia, Nigeria, Senegal e Sierra Leone dal 30 dicembre 2013 al 21 settembre scorso. In particolare, registra l’Oms, “l’epidemia continua il suo trend in ascesa in Sierra Leone e molto probabilmente anche in Liberia”. Invece “la situazione in Guinea, nonostante rimanga grave, sembra essersi stabilizzata. Il virus prende il nome dalla valle dell’Ebola nella Repubblica Democratica del Congo (ex Zaïre), dal sito della prima epidemia scoppiata nel 1976 in un ospedale missionario condotto da suore olandesi.
Sabato 27 – Inizia oggi a Rimini, con la prima udienza – pubblica e aperta a tutti – il processo di beatificazione per Don Oreste Benzi. L’assise, che sarà presieduta dal vescovo monsignor Francesco Lambiasi, si terrà alla Parrocchia La Resurrezione della città romagnola di cui il fondatore della comunità Papa Giovanni XXIII è stato parroco per 32 anni.
Domenica 28 – Dimostrazioni a Hong Hong per la libertà. L’ex colonia britannica, ora nell’orbita di Pechino scende in piazza perche le elezioni del 2017 il governo cinese vorrebbe addomesticarle con l’approvazione previa dei candidati graditi al governo.
Lunedì 29 -Il C.S.M. ha eletto Giovanni Legnini Vicepresidente, ma non ha convalidato l’elezione di Teresa Bene per insufficienza di requisiti.
– Direttivo nel PD sulla riforma del lavoro. Lunedì sera, infatti, è stata la vittoria schiacciante di Renzi, (130 a favore, 20 contrari e 11 astenuti) anche se ora i suoi oppositori sono convinti che il premier avrà molte difficoltà a partorire una Finanziaria efficace e concreta. La sinistra contro Renzi mette in campo i leader storici ex comunisti Bersani (patetico) e D’Alema (rancoroso) che si uniscono a Cuperlo, Fassina e Civati.
Martedì 30– Ancora una votazione senza effetto al Parlamento (la 15ª) per i due ultimi componenti della Corte Costituzionale; e c’è anche la sostituzione della Teresa Bene al CSM.
Mercoledì 1 – L’orrore dei miliziani jihadisti ormai non conosce più limiti. I tagliagole del Califfato hanno decapitato hanno decapitato quattro miliziani curdi, di cui tre donne, fatti prigionieri nei combattimenti nei pressi della città siriana di Kobane, vicino al confine con la Turchia. Lo ha reso noto la Ong Osservatorio nazionale per i diritti umani aggiungendo che le teste delle vittime sono state poi esposte nella città di Jarablus.
In Iran è stata giustiziata all’alba, mediante impiccagione, la 26enne Reyhaneh Jabbari, La ragazza è detenuta da quando ha 19 anni. Sette anni fa ha ucciso un uomo che tentava di stuprarla. Il fatto che lo stupratore lavorasse per il ministero dell’intelligence non le ha permesso di invocare la legittima difesa. Dopo che si è costituita le è stato negato l’avvocato di rito ed è stata costretta a confessare l’omicidio, che in Iran viene punito con la pena di morte.