Mercoledì 5 – supplemento – Mons. Catella trattenuto in ospedale per controlli per sintomi di stanchezza dovuti a stress.
Giovedì 6 – Guerra di nervi per l’Ucraina tra Putin, l’Europa e gli Stati Uniti. Il Parlamento federale della Crimea vuole l’annessione alla Russia, da cui proviene e ha votato autonomamente l’annessione; il Governo ucraino lo contesta e indice un referendum la settimana successiva. Il Governo ucraino per bocca del primo ministro ad interim dell’Ucraina, Arseniy Yatseniuk, si rivolge ai secessionisti e alla Russia: “Fate un passo indietro, state cominciando ad aprire le porte del caos e ne sarete responsabili” e aggiunge che “il governo ucraino è impegnato a firmare l’accordo di associazione” con l’Unione europea: “Siamo pronti a sottoscriverlo il più presto possibile”. Intanto si svolge il vertice. Intanto a Bruxelles oggi è stato il giorno del vertice straordinario del Consiglio europeo. Sul tavolo la possibilità di applicare sanzioni alla Russia. Comunque, sono stati congelati dall’Unione Europea i beni del presidente ucraino destituito, Viktor Yanukovich, e di altri 17 esponenti del suo regime sospettati di appropriazione indebita di fondi pubblici.
Altri cinque senatori del M5S che avevano manifestato solidarietà con i colleghi espulsi da Grillo-Casaleggio sono stati espulsi. Faranno un gruppo con gli altri probabilmente all’inizio di aprile.
Venerdì 7 – Entro una settimana il presidente uscente della Regione, Roberto Cota, deve indire le nuove elezioni regionali. Se non lo farà, il compito andrà al prefetto di Torino, Paola Basilone, nominata commissario ad acta. E’ quanto ha deciso il Tar accogliendo il ricorso presentato dal grillino Davide Bono che, dopo l’annullamento della consultazione elettorale del 2010, ne chiedeva l’ottemperanza ovvero l’immediata esecuzione con la nuova chiamata alle urne. Alla decisione si era anche unita l’ex presidente Mercedes Bresso.
Cota finora, nonostante le promesse, non aveva però indetto le elezioni.
Così il Tar ha dato un ultimatum all’esponente leghista: entro sette giorni deve indire le elezioni che si dovranno svolgere il 25 maggio, in concomitanza con le Europee. Se la nuova sentenza non verrà rispettata, la scelta passerà al prefetto di Torino.
Ancora una volta è la magistratura a risolvere i nodi politici della Regione.
A Casale serata di sostegno per il candidato Gioanola alle Primarie del PD: alta e vera politica, con l’on. Renato Balduzzi e Sindaci e Amministratori virtuosi. Soprattutto una amplissima partecipazione di giovani in maggior parte provenienti dal mondo cattolico che cercano un’aggregazione sui valori popolari e democratici da don Sturzo a De Gasperi e Moro. E’ stata una semina per cui ci vorrà una nuova primavera.
Sabato 8 – Ucraina: Yanukovich in fin di vita per un infarto; la Russia chiude i rubinetti del gas se non pagano. Il Papa richiama a Roma mons. Viganò dalla nunziatura di Washington. Era stato trasferito dal Card. Bertone dopo che aveva svelato le magagne delle lobbies in Vaticano.
Domenica 9 – Come accadde a Pier Luigi Bersani che aveva perso nella sua natale Bettola, non è andata meglio a Matteo Renzi a Pontassieve, città dove il presidente del Consiglio vive con la famiglia. Alle primarie Pd per scegliere il candidato sindaco nella cittadina toscana il candidato renziano Samuele Fabbrini ha perso per 13 voti contro la sfidante, Monica Marini, assessore della giunta uscente, che correrà quindi come candidato sindaco del Pd. Complessivamente, Fabbrini ha ottenuto 2043 voti contro i 2056 di Marini su 4099 voti totali.
Lunedì 10 – Un altro senatore grillino in fase di espulsione. Con questo il gruppo M5S al Senato si ridurrebbe a 41.
La Camera dei deputati ha respinto gli emendamenti tendenti a obbligare nei listini corti per la nuova legge elettorale il 50% o almeno il 40% alle donne. Alla Camera siedono 433 maschi e 197 femmine. Crozza dice che sarebbe come chiedere ai pesci rossi di approvare la richiesta di gettare via l’acqua della vaschetta. La realtà è che il vero problema è quello delle preferenze, al Senato. Diceva Rita Levi Montalcini che le donne si devono fare strada con l’intelligenza, e lei ne aveva da vendere.4
Martedì 11 – Il Parlamento filorusso della Crimea con 78 voti su 81 vota l’indipendenza per cui ha indetto il referendum domenica e annuncia la nazionalizzazione della flotta ucraina di stanza nel mar Nero.
La Camera ha approvato la legge elettorale. Gli avversari di Renzi del PD nel segreto dell’urna hanno votato contro, forse una cinquantina, unendosi alle opposizioni. Adesso al Senato, con numeri molto fragili. Renzi procede, ma se perde cade il Governo.
Mercoledì 12 – Il Governo taglia subito dieci miliardi di imposte (irpef) ai redditi medio bassi, facendo fronte col taglio delle spese, risparmio degli interessi per l’abbassamento dello spread e dismissioni. E’ una politica a favore dei ceti più deboli, scelta coraggiosa, resa possibile dal buon lavoro del Governo Letta. E’una grande scommessa, perché il denaro fresco entra subito in busta paga e nelle pensioni, favorendo la spesa e creando le condizioni per far incidere sul PIL per lo 0,60%. Ridurre le imposte alle aziende è ugualmente necessario, ma i risultati sono più lenti e Renzi ha una gran fretta.