Giovedì 13 – Al mattino Enrico Letta presenta alla stampa i punti per il programma di Governo, ma è tardi. Il PD quasi all’unanimità vota l’accelerazione delle riforme e la fine del Governo Letta, con Renzi candidato Primo Ministro. Non partecipano alla votazione gli amici di Letta.
Venerdì 14 – Letta sale al Colle e prende atto che il principale partito gli ha tolto il sostegno, per cui dà le dimissioni irrevocabili al Presidente della Repubblica. Al pomeriggio iniziano le consultazioni per il nuovo Governo.
Sabato 15 – Napolitano indice le consultazioni di tutti i capigruppo dei partiti. Non vanno i grillini e Lega Nord.
Domenica 16 – Si vota per la Regione Sardegna; i grillini che alle politiche avevano avuto nell’isola quasi il 30% di voti non si presentano e così i votanti che cinque anni fa erano stati il 65% scendono al 52%.
Si viene a conoscenza di un altro caso di miseria e solitudine avvenuto in un piccolo paese in provincia di Reggio Calabria. In seguito ad una segnalazione anonima è stato trovato nel congelatore di casa il cadavere di una donna di 94 anni, morta per cause naturali presumibilmente da un anno. Il figlio di 51 anni non ne aveva denunciato la scomparsa per incassare la pensione.
Lunedì 17 – Alle 10,30 Matteo Renzi sale al Quirinale e il Presidente della Republica Giorgio Napolitano gli dà il formale incarico di formare il nuovo Governo. Renzi accetta con riserva.
Alle elezioni in Sardegna vince Francesco Pigliaru, candidato del Centro Sinistra che prevale sul Governatore uscente Ugo Cappellacci di Forza Italia. Su 60 consiglieri regionali ci sono solo 3 donne.
Martedì 18 – Processo ai nostri marò in India. Rinvio per la 26ª volta. La Farnesina richiama l’ambasciatore italiano e convoca quello indiano.
Il matrimonio tra il Cav e Veronica è finito. Il Tribunale di Monza, con una sentenza parziale, ha dichiarato lo scioglimento del matrimonio. Non si chiude invece il contenzioso economico, tra il leader di Forza Italia e la ex moglie, sull’appannaggio mensile che Berlusconi dovrà versare a Veronica. E adesso la Pascale spera…
Mercoledì 19 – Un barbone di 55 anni, Làzlò Andraschek, fino ad ora senza casa, che vive a Gyðr in Ungheria con problemi per l’alcoolismo, con pochi spiccioli aveva comprato un biglietto e giocato i numeri vincenti della lotteria vincendo due milioni di euro. Diventato ricco, si è comprato una casa e l’automobile così sta meglio con la famiglia, ha dato un po’ di soldi ai cinque fratelli e vorrebbe andare a trovare una sorella in Canada. Però ha anche pensato di dare una mano ai poveri e ha cominciato a devolvere una grossa somma ad un ente di beneficenza locale, poi vuole costituire una fondazione per sostenere le persone prive di risorse.