Giovedì 14 – Fisco: i dipendenti guadagnano più degli imprenditori. Secondo il dipartimento delle Finanze, i “soggetti con reddito da lavoro dipendente” dichiarano 20.680 euro, contro i 20.469 degli imprenditori. Più di 25mila imprenditori dichiarano più di 100 mila euro, tra i lavoratori autonomi si sale a 77mila.
I candidati del PD sembra che si compattano per ritornare al Mattarellum.
Il Principe Carlo d’Inghilterra ha compiuto 65 anni e va in pensione. La pensione è relativa ai cinque anni di servizio presso la Marina Militare ed ammonta a 110 sterline alla settimana, pari a 600 euro al mese, 7.200 all’anno. (E ringrazi che non c’è la legge Fornero). Egli ha già annunciato che devolverà la pensione di Stato a un ente che si occupa di assistere gli anziani. L’eterno pretendente al trono è destinato a restare tale, poiché la madre, Elisabetta II siede saldamente sullo scranno più alto del Paese da quando aveva 25 anni. Davanti a sé ha un esempio di longevità come quello della regina madre, Elizabeth Bowes-Lyon, scomparsa a 101 anni nel marzo 2002.
Venerdì 15 – Si consuma alle 20,30 la rottura del PDL dopo che i Falchi hanno bloccato l’ultima mediazione tra Berlusconi e Alfano. Dichiara Alfano: “hanno prevalso gli estremisti; non aderiamo a Forza Italia, comunque siamo amici di Silvio e lo sosterremo sulla volontà di ridurre le tasse e sulla sua decadenza”. Il nuovo soggetto politico si chiamerà “Nuovo Centrodestra” e conterebbe, rivela Formigoni, 37 al Senato e 23 alla Camera. Non c’è scissione perché il partito non c’è più. Poche ore prima, definitiva in Scelta Civica la rottura tra i Montiani e Mauro Mauro sull’alleanza con l’UDC, orientati ad aderire al gruppo di Alfano.
Interessanti interviste ai giovani falchetti che la pitonessa ha convogliato alla catechesi politica di Berlusconi. Ne escono elettrizzati; “Berlusconi ha raccontato le barzellette su Bunga Bunga e ha confidato che al mattino lo sveglia il cagnolino Dudù che gli lecca i piedi”. Magistrale la prima lezione a quella che vorrebbe essere la nuova classe dirigente. Chissà poi le altre e gli altri. Che il Cielo ci aiuti!
Sabato 16 – Berlusconi riesuma Forza Italia in una stanca adunata in cui ha un malore, con lo stesso ripetitivo copione del 1994 contro i comunisti, la magistratura e l’accanimento contro di lui, vittima dell’odio altrui e dice che il Nuovo Centrodestra avrebbe potuto meglio chiamarsi Cugini d’Italia e che anche se dolorosamente divisi, dovranno poi allearsi con Forza Italia. Commenta Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia: “Berlusconi avrebbe dovuto chiamare il resuscitato partito Nonni d’Italia”. Ora il passaggio di FI all’opposizione è questione di giorni, probabilmente con il voto sulla legge di stabilità.
Domenica 17 – Tagli delle Poste, 1.200 tonnellate di pacchi e raccomandate bloccate nei depositi.
Disservizi in tutta Italia per il cambio di gestione nei Centri di meccanizzazione postale. La nuova società, a cui è affidato il servizio, si è occupata finora solo di pulizie. I sindacati: “Serve più personale”. L’azienda: “E’ tutto a posto”. Soltanto a Roma Fiumicino (fonte Fiom) stazionano 200 tonnellate di posta in giacenza: secondo il sindacato siamo a 1.200 tonnellate in tutta Italia.
Lunedì 18 – Perfino Marco Travaglio, con una durissima invettiva intitolata “Svendola” abbandona e condanna Nichi Vendola, mettendo in rilievo il diverso modo di essere in privato e in pubblico, con la sua affabulazione in cui proseguivano le “narrazioni” e le “fabbriche di Nichi”. Perché – conclude Travaglio – si smaschera la doppia faccia di Nichi: chi ha due facce non ce l’ha più, una faccia.
Martedì 19 – I dirigenti di Palazzo Chigi sono proprio bravi! Al 99% sono andati i premi di rendimento per aver centrato gli obiettivi (una somma che varia dai 26.000 ai 31.600 euro). Qual era l’obiettivo? Si scopre che bastava usare le e-mail invece delle lettere per avere i riconoscimenti. Geniale! Continuate così e Grillo stravincerà. E io pago!
Mercoledì 20 – Ricordiamo con affetto e riconoscenza mons. Germano Zaccheo, morto a Fatima sei anni fa.
Maltempo in Sardegna: 18 morti, centinaia di sfollati e ancora dispersi. In ventiquattr’ore è caduta la pioggia di sei mesi. Proclamato lo stato di emergenza.