• Giovedì 3 – La Gran Bretagna ieri ha votato a larghissima maggioranza di far parte delle nazioni che bombardano l’ISIS, con la fronda interna di parte dei laburisti che votano col Governo. Aerei da guerra britannici hanno effettuato nella notte attacchi in Siria, poche ore dopo che il parlamento britannico ha autorizzato raid contro obiettivi Isis nel paese. Lo rende noto il ministero della Difesa.
• Venerdì 4 – Sostituito il Pace maker a Berlusconi al san Raffaele di Milano. L’operazione è durata 30 minuti con esito ottimale. Si era ricoverato giovedì pomeriggio e sarà dimesso sabato.
– Anche la Germania vota di entrare nella coalizione contro l’ISIS.
• Sabato 5 – Alta tensione tra Russia e Turchia dopo l’abbattimento dell’aereo di Mosca da parte di Erdogan. La Turchia gioca su due tavoli, o forse tre, mentre l’Europa non ha una politica comune e di ciò si avvantaggia il Califfato.
• Domenica 6 – Due fanatici dell’Arabia Saudita, marito e moglie, sterminano 14 disabili a San Bernardino, negli Stati Uniti.
• Lunedì 7 – Primo turno delle elezioni regionali in Francia. Dopo gli attacchi terroristici il populismo del Fronte Nazionale di estrema destra di Marine Le Pen con la nipote Marion esce ancor più rafforzato ed ha circa il 30% dei voti; al secondo posto, con il 26,89%, ci sono i Repubblicani di centrodestra dell’ex presidente Nicolas Sarkozy, mentre i socialisti del presidente Francois Hollande sono fermi al 23%. Il ballottaggio sarà dunque tra i primi due, con le previsioni della vittoria di Sarkozy e la scomparsa dei socialisti di Hollande.
– Oltre centoventinovemila adesioni (nella metà dei casi dalla Lombardia) che hanno fatto emergere 60 miliardi di capitali dei quali il Fisco non era a conoscenza, prospettando un gettito di oltre 4 miliardi che andrà a rimpolpare i conti pubblici, con un effetto superiore alle aspettative iniziali di 5-600 milioni. Sono i grandi numeri della voluntary disclosure, la finestra per dichiarare i capitali accumulati all’estero al riparo dagli sguardi dell’Erario, sfruttando un ammorbidimento delle sanzioni.
Con la voluntary disclosure, “tutte le imposte dovute sono pagate”, ha sottolineato Vieri Ceriani, consigliere per le politiche fiscali. “C’è uno sconto sulle sanzioni – ha precisato – ma non sulle imposte”, anche se “viene meno la punibilità penale”.
La base imponibile emersa grazie alla voluntary disclosure è pari a 59,6 miliardi di euro. Di questi, 41,5 miliardi riguardano capitali detenuti in Svizzera. Altri 4,6 miliardi di euro sono emersi dal Monaco, 2,2 dalle Bahamas e 1,3 da Singapore. Se si guarda alla percentuale, le attività estere provengono da Svizzera (69,6%), Principato Di Monaco (7,7%), Bahamas (3,7%), Singapore (2,3%), Lussemburgo (2,2%) e San Marino (1,9%). Su quei quasi 60 miliardi di imponibile, circa 16 miliardi sono rientrati in Italia, pari al 26,4%.
• Martedì 8 – Dopo 16 anni termina il governo comunista-populista del Venezuela iniziato da Chavez e proseguito dopo la sua morte da Maduro. La coalizione antichavista Mud (Mesa de Unidad Democratica) ha conquistato la maggioranza qualificata (2/3) dei seggi in Parlamento. Se vuole, può anche convocare un referendum per porre fine al mandato presidenziale. Maduro contrattacca e dichiara “guerra istituzionale” all’Assemblea non appena si insedierà a gennaio. La coalizione antichavista Mud ha infatti conquistato la supermaggioranza dei due terzi del Parlamento, pari a 112 seggi su un totale di 167, contro i 55 seggi del Partito socialista unito del Venezuela (Psuv) da lui guidato. Ciò significa che ora il Mud ha i numeri per riformare la Costituzione, approvare leggi autonomamente, scavalcare veti dell’esecutivo, rimuovere magistrati del Tribunale Superiore di Giustizia o perfino convocare un referendum per porre fine al mandato presidenziale dell’erede di Chavez.
• Mercoledì 9 – Il presidente russo Vladimir Putin ha ordinato l’analisi dei risultati dei raid compiuti nelle ultime ore contro Raqqa, in Siria, con un nuovo missile di precisione e si è augurato che tali missili non debbano mai essere armati con testate nucleari. La Russia ha attaccato la Siria con missili lanciati per la prima volta da un sottomarino, che si trova nel Mar Mediterraneo e lamenta l’inerzia dell’Europa.
– E’ stato identificato con l’esame del DNA dalla polizia francese il terzo kamikaze che assaltò il teatro Bataclan il 13 novembre a Parigi, provocando la morte di 90 persone. Si tratta di un uomo originario di Strasburgo, partito a fine 2013 per la Siria. Si chiamava Foued Mohamed Aggad ed era andato in Siria con il fratello Karim e un gruppo di otto altri residente del quartiere della Meinau.
– Anche oggi si registra l’ennesima tragedia nel Mar Egeo, davanti alle coste della Turchia: un barcone carico di migranti è affondato vicino all’isola greca di Farmakonissi provocando la morte di almeno 11 persone, tra cui 5 bambini. I dispersi sono 13. A bordo dell’imbarcazione, ha detto la Guardia Costiera, c’erano circa 50 persone, 26 sono state salvate.
• Giovedì 10 – L’ondata di caldo anomalo che da circa 40 giorni si è riversata sull’Italia durerà almeno per i prossimi 10 giorni. A interromperla potrebbe essere una perturbazione che dovrebbe portare dalla terza decade del mese un abbassamento delle temperature e neve sulle Alpi. Le temperature si manterranno sopra la media del periodo, anche 2-3 gradi in più, uno scostamento peraltro inferiore a quello dei primi 20 giorni di novembre, quando si sono registrati 5-6 gradi in più. Con l’arrivo di una perturbazione intorno al 20 dicembre potrebbe arrivare della neve sulle Alpi, dove finora ne è caduta poca, e probabilmente anche sugli Appennini.