Mercoledì 23 (supplemento) – Riforma della Costituzione. E’ valanga di emendamenti della Lega: stamani il Carroccio ha depositato ben 85 milioni di proposte di modifica (inizialmente la cifra era pari a 82.730.460 ma poi è stata ricalcolata e riaggiornata al rialzo). I testi stavolta non sarebbero cartacei ma perlopiù in dvd.
A presentare un numero così alto di correzioni è stato Roberto Calderoli: il senatore – che nei giorni scorsi è stato ‘salvato’ dallo stesso Pd da un processo per razzismo dopo aver insultato l’allora ministro Cécile Kyenge – ha spiegato di aver atteso fino alle 8.30 un contatto con la maggioranza “ma – dice – non è successo nulla e perciò li ho presentati”; disposto però a ritirarli se si accettano le proposte della Lega, o meglio, se si abolisce del tutto il Senato.
Per stampare gli 85 milioni di emendamenti (generati automaticamente al computer grazie a un meccanismo denominato article spinner capace di crearne all’infinito), con la clausola di uno a pagina, servono altrettanti fogli. Conti alla mano, si tratta di oltre 830 tonnellate di carta necessarie a stampare tutto in duplice copia. “Siamo nel campo del ridicolo”, ha commentato il premier Matteo Renzi dal vertice di Bruxelles. Ma l’intervento più duro arriva dal presidente del Senato, Piero Grasso: “E’ un insulto, non permetterò che si blocchino i lavori”.
Ma il Carroccio non è da solo: tra le opposizioni, anche Forza Italia ha presentato 1.173 emendamenti, Sel 60mila, il M5s 210, 160 sono quelli dei fittiani di Conservatori e riformisti.
Giovedì 24 – Ieri, quando il sindaco di Roma era in aereo per andare a Filadelfia, un passeggero ha avuto una crisi respiratoria e lo staff ha chiesto se a bordo vi fosse un dottore. Proprio accanto al malato ne era seduto uno, ma anche il sindaco, il cui posto assegnato era molto più distante, in testa al velivolo, si è subito alzato per dare una mano. «Gli abbiamo somministrato un po’ di Bentelan e ossigeno, ora sta bene», spiega con un sorriso. Dopo un po’ assiste un altro che ha avuto un attacco di panico. «Il sindaco è stato disponibilissimo, una persona squisita», conferma uno steward dell’Alitalia. Non è la prima volta che il sindaco torna a vestire i panni del medico. Anche questa estate il giudice e assessore alla Legalità, Alfonso Sabella si è sentito male in Campidoglio, un’aritmia cardiaca. A soccorrerlo ha trovato sempre Marino, che stava a pochi metri di distanza. Dottore o Sindaco, o entrambi? ci faccia un pensierino…
– 717 pellegrini sono rimasti uccisi e più di 800 feriti nella calca a Mina, città santa a 5 km dalla Mecca, nel primo giorno di Eid al-Adha, la Festa del Sacrificio. Due milioni di fedeli sono da giorni in Arabia Saudita per l’Hajj, il pellegrinaggio rituale alla Mecca. Si tratta del più grave incidente degli ultimi anni alla Mecca, dopo quello del 2006, quando morirono in 364 durante il rito del lancio di pietre contro Satana, e il secondo della storia, dopo il caso del 1990 con 1.426 morti. .Il governo si difende: non hanno rispettato le norme.
– Emorragia in FI. Dopo il caso del senatore Francesco Amoruso, che due giorni fa ha annunciato di lasciare Forza Italia per entrare in Ala e del suo collega Domenico Auricchio che ieri ha dichiarato la medesima intenzione, oggi altri sette deputati azzurri e un senatore hanno deciso di lasciare il partito di Berlusconi per entrare nel gruppo di Denis Verdini. Si tratta dell’ex ministro dell’Agricoltura Francesco Saverio Romano, e di altri sei deputati: Ignazio Abrignani, Luca d’Alessandro, Monica Faenzi, Giuseppe Galati, Giovanni Mottola, Massimo Parisi. In particolare è stato affidato a Saverio Romano il compito di responsabile del coordinamento tra il Gruppo parlamentare di Ala al Senato e la componente Ala della Camera. Corradino Mineo, dell’opposizione interna del PD, attacca il Governo e dice: “il Re è nudo e Verdini è il suo profeta”. Non ci facciamo mancare niente. .
Peppe Ruvolo, invece, passa al gruppo Ala di Palazzo Madama e fa salire a 13 il numero dei senatori verdiniani, offrendo al premier Matteo Renzi altri voti su cui contare per la riforma costituzionale.
– Per gli 85 milioni di emendamenti presentati sulla legge costituzionale per la riforma del Senato, parziale retromarcia della Lega, che si dice pronta a ritirare gli emendamenti all’articolo 1 (11 milioni, ne lascerebbe solo 15). Anche Sel ritira buona parte delle proprie proposte di modifica: su 62 mila complessivi, ha lasciato solo quelli di merito che sono circa 1.100. Sembrano le contrattazioni nei suk orientali.
Venerdì 25 – A Castellinaldo d’Alba mercoledì scorso Battista Battaglino, pensionato di 63 anni ha invitato tre amici a vendemmiare gratis, insieme alla compagna. Ma sul più bello, con zelo degno di miglior causa e probabilmente su denuncia anonima, arriva l’ispettorato del Lavoro che giudica sia lavoro nero e commina una multa di 19.500 euro, 3900 per ognuno dei 4 amici e del pensionato.
Sabato 26 – Primi attacchi aerei della Francia contro lo Stato islamico in Siria. La notizia è stata confermata dallo stesso presidente Hollande all’ONU, secondo il quale il governo di Parigi sta agendo «per autodifesa», con l’obiettivo di impedire attacchi terroristici. Hollande ha specificato che sei aerei francesi hanno attaccato e distrutto un campo di addestramento nella Siria orientale e non ci sono state vittime civili. L’operazione contro «la minaccia terroristica» rappresentata dallo Stato islamico è stata coordinata insieme ai partner nella regione. Gli obiettivi sono stati identificati grazie a precedenti voli di ricognizione e grazie anche a informazioni avute dalla coalizione guidata dagli Usa.
Domenica 27 – I giudici della VI sezione penale del tribunale di Roma hanno condannato in primo grado i dirigenti della vecchia Alitalia che tra il 2001 e il 2007 hanno sperperato il denaro della compagnia di bandiera causando, secondo i pm, perdite per oltre 4 miliardi di euro.
Giancarlo Cimoli è stato condannato a 8 anni e 8 mesi per il crac del 2008. Condannati anche altri tre manager tra cui l’ex numero uno Francesco Mengozzi. Dovranno risarcire 355 milioni alle parti civili.
Lunedì 28 – La Nigeria non ha concesso il visto di ingresso a Matteo Salvini che voleva andare nel paese “per parlare con i ministri e portare lavoro, per aiutarli a casa loro”. Non è un rifiuto, spiegano all’ambasciata, da ci vuole del tempo perché la pratica è complessa e ci vuole tempo. Salvini commenta: ”Loro sì che sono attenti all’immigrazione!”
Martedì 29 – Putin all’ONU ha occasione di incontrare Obama all’apertura della 70ª sessione e ci sono prove di disgelo per un’azione comune contro il Califfato. Dopo l’intesa con l’Iran, in cui sono stati importanti la mediazione russa, americana ed europea, ora il passaggio riguarda il rispetto degli accordi di Kiev da parte della Russia (entro il 15 dicembre) con la fine delle sanzioni economiche da parte dell’Europa sulla Russia, e insieme l’accettazione da parte degli USA del ruolo di protettorato della Russia sulla Siria con il mantenimento di Bashar al-Hassad fino a una sostituzione in tempi medio-lunghi, per non cadere nell’anarchia come è stato in Libia.
– Il Presidente del Senato boccia i 75 milioni di emendamenti sulla riforma del Senato presentati da Calderoli della Lega su dvd con la creazione di un algoritmo definendoli irricevibili, perché ci vorrebbero 17 anni solo per leggerli.
Mercoledì 30 – L’Italia è un paese per vecchi, anzi il paese europeo più anziano: il 21,4% della popolazione, in pratica più di uno su quattro, ha più di 65 anni. Percentuale superiore e non di poco alla media Ue che si ferma al 18,5%. Il 6,4% degli italiani inoltre ha più di 80, contro una media di 5,1%. Lo dicono i dati pubblicati da Eurostat in occasione della giornata internazionale delle persone anziane, in calendario il primo ottobre. In tutta Europa, conferma Eurostat, si sta registrando un invecchiamento della popolazione considerevole. Si prevede che nel 2080 gli anziani sopra i 65 anni saranno il 30% (31,3% in Italia, che avrà nel frattempo perso il suo primato a favore di Slovacchia, Portogallo e Germania), mentre gli ultraottantenni per quella data saranno il 12% della popolazione (il 13,3% in Italia). La speranza di vita degli attuali 65enni è di 21,3 anni per le donne e di 17,9 per gli uomini, ma in Italia è più alta: 22,6 anni per le donne e 18,9 per gli uomini.