Giovedì 17 – Al Senato inizia la votazione per la terza lettura della riforma costituzionale sul Senato stesso. La minoranza PD che fa capo a Bersani continua la dura opposizione, con Sel, Lega, 5 Stelle e FI; ma Renzi conta sui dieci senatori del gruppo di Verdini cui si aggiungerebbero altri 5, sui 3 di Tosi, di alcuni senatori a vita, per un totatale di 160, più assenze strategiche di chi, in caso di dimissioni di Renzi, rischia di andare subito a casa anziché tra due anni. Corradino Mineo, dei “ribelli” dem dichiara: per così tanto vale abolire del tutto il Senato. E subito gli spifferi dicono che Renzi avrebbe detto che sarebbe una buona soluzione, ma il Premier smentisce.
– Scossa fortissima in Cile, magnitudo 8,6 con rischio di tsunami, poi non avvenuto, lungo 5.000 km. di costa. Onde alte 4 metri. Un milione di sfollati e almeno 5 morti.
– Corsa dei profughi sulla strada balcanica; l’Ungheria li tiene fuori dai confini con gli idranti e gas lacrimogeni, negando acqua e cibo. La Bulgaria chiude le frontiere con la Turchia e manda truppe al confine, la Croazia accoglie e aiuta; sono entrato quasi 6.000 migranti.
– Golpe in Burkina-Faso (l’ex Alto Volta, 15 milioni di abitanti e 280.000 kmq, un po’ meno dell’Italia). I militari del reggimento di Sicurezza presidenziale (Rsp), che hanno preso in ostaggio ieri il presidente del Burkina Faso Michel Kafando e il capo del governo Isaac Zida, hanno annunciato questa mattina di aver “dissolto” le istituzioni di transizione e hanno promesso di organizzare “elezioni inclusive”. Nella capitale Ouagadougou i militari, fedeli al deposto presidente Blaise Compaore (deposto nel 2014 dopo 28 anni di presidenza), hanno sparato colpi in aria per disperdere la folla che si era riunita nella piazza dell’Indipendenza, per protestare contro il golpe e chiedere il rilascio del presidente. Colpi d’arma da fuoco sono stati uditi anche in altre zone della capitale. Condanne al golpe anche da parte del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che ha “condannato con fermezza” il sequestro del presidente ad interim Kafando, e del primo ministro Isaac Zida. In una dichiarazione adottata all’unanimità dai suoi 15 membri, il Consiglio Onu ha sottolineato che “questa detenzione da parte di elementi del Reggimento di sicurezza presidenziale rappresenta una violazione flagrante della costituzione” del Paese. Francia e Stati Uniti intanto hanno chiesto il rilascio immediato del presidente degli arrestati. “Gli Stati Uniti condannano duramente qualunque tentativo di conquistare il potere attraverso mezzi extra-costituzionali”, ha detto il portavoce del dipartimento di Stato John Kirby.
– Sì all’autorizzazione a procedere per diffamazione, no a quella per istigazione all’odio razziale. Il Senato ha approvato con 126 voti favorevoli l’autorizzazione contro il senatore della Lega Roberto Calderoli per aver diffamato l’ex ministro Cècile Kyenge (i no sono stati 116 e 10 gli astenuti), mentre è stata esclusa dall’autorizzazione l’accusa di istigazione all’odio razziale. Aveva detto che quando la vedeva pensava ad un orango. Il PD ha salvato Calderoli dalla seconda accusa e la Kienge, parlamentare europeo, è rimasta male, non per sé, ma per gli africani, e prospetta di far valere le sue ragioni al Tribunale di Strasburgo. Intanto, Calderoli ha ritirato i 500.000 emendamenti sull’elezione del Senato e il M5S sospetta un baratto .
Venerdì 18 – La Russia ha proposto colloqui a livello di vertici militari con gli Stati Uniti per affrontare insieme la crisi siriana. Il segretario di Stato americano John Kerry ha riferito il colloquio con il suo omologo russo Sergei Lavrov, che ha fatto la proposta: “I russi hanno proposto di avere conversazioni bilaterali a livello militare per discutere cosa si possa fare precisamente per attenuare il conflitto e per chiarire in modo completo le prospettive e le intenzioni”.
Sabato 19 – Silvio Berlusconi è stato dichiarato “persona non grata” dall’Ucraina, a seguito della sua recente visita in Crimea, dove ha incontrato il presidente russo Vladimir Putin. Il Consiglio nazionale per la sicurezza ucraino ha deciso di vietare l’ingresso nel Paese per tre anni all’ex premier e leader di Forza Italia per il suo viaggio, non concordato con Kiev, nella regione occupata dall’esercito russo da marzo 2014.
La decisione del servizio di sicurezza dell’Ucraina è stata presa per motivi di sicurezza. Inoltre il Governo di Kiev contesta a Putin e a Berlusconi di aver brindato con una bottiglia di cherry del Governo ucraino, quindi rubata, bottiglia del 1765, cioè di 250 anni fa, del valore di ben 150.000 dollari.
La visita di Berlusconi nella penisola sul Mar Nero, avvenuta lo scorso 11 e 12 settembre ufficialmente per commemorare le vittime italiane (del Regno Sardo) della guerra di Crimea, è stata la prima di un ex capo di governo di uno stato dell’Unione europea dopo l’annessione da parte di Mosca, che ha provocato il primo piano di sanzioni occidentali contro la Federazione russa.
Domenica 20 – Il ministro francese della Gioventù e dello Sport, Patrick Kanner, ha annunciato una mobilitazione straordinaria del Service Civique. Lettera aperta ai ragazzi: “Mostrate al mondo che i giovani francesi sono i migliori ambasciatori della fratellanza”. E in Italia, cosa si aspetta?
Lunedì 21 – In Grecia i risultati definitivi delle elezioni politiche anticipate sono contrassegnate dalla forte astensione del 45% e dal successo di Siryza di Tsipras, che è il primo partito col 35,5% e conquista col premio di maggioranza 145 dei 150 seggi, (4 in meno di gennaio dopo l’uscita dei dissidenti dell’estrema sinistra di Unità Popolare seguaci di Varoufakis che non raggiunge il minimo del 3% e resta fuori del Parlamento. Secondo partito è Nuova Democrazia col 28,1% e 75 seggi, poi i filo nazisti di Alba Dorata col 7% e 18 seggi. I nazionalisti di Anel, con il leader Panos Kammenos con 10 seggi assicurano la maggioranza e subito hanno confermato la continuità della coalizione. I socialisti di Pasok hanno avuto il 6,4% (17 seggi); il Partito Comunista di Grecia KKE 5,5% (15 seggi), il Potami il 4% (10 seggi), i Greci indipendenti – 3,7% (10 seggi) e l’Unione di centro 3,4% (9 seggi),
Su Twitter, il presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem, ministro olandese delle Finanze, si è congratulato per il successo elettorale e si è detto “impaziente” di vedere la formazione di “un nuovo governo con un forte mandato per proseguire le riforme”. In serata il Presidente della Repubblica ellenica Prokopis Pavlopulos ha conferito l’incarico ad Alexis Tsipras, che ha giurato sulla Costituzione e dopodomani sarà presentata la nuova squadra di governo.
Martedì 22 – Matteo Renzi ha commentato la vittoria di Jeremy Corbyn alle primarie del Labour indicandola come una ricetta per la sconfitta alle prossime elezioni. Una posizione che ha suscitato l’attenzione di un quotidiano come il Financial Times. che ha dato grande evidenza alle insolite prese di posizione di un capo di governo straniero rispetto alle vicende casalinghe, per quanto riguardino la grande famiglia della sinistra. Renzi commenta pure il risultato delle elezioni greche e la sconfitta di Varoufakis, che uscito dal partito di Tsipras con l’ala più radicale, non ha raggiunto il 3% e resta fuori dal Parlamento greco: “Ce semo liberati di lui, chi di scissione ferisce, di elezioni perisce”, I due messaggi evidentemente erano rivolti alla suocera per parlare alla nuora, la minoranza del PD.
Mercoledì 23 – Il Sindaco di Roma vola negli Stati Uniti su invito del Sindaco di Filadelfia per vedere il Papa (che normalmente è a Roma, a meno di 3 Km. dal Campidoglio). Cantava Renato Carosone negli anni Cinquanta: “Tu vuoi far l’americano, ma sei nato in Italy”.
– Accordo fatto nel PD sulla riforma del Senato.
– Nunzia Digirolamo esce da NCD e torna in FI, da cui escono due senatori che vanno con Verdini.
– Umberto Bossi condannato a 18 mesi per vilipendio all’allora capo dello Stato Giorgio Napolitano che nel 2011 in un comizio definì “terrone”.