CASALE – Il Monferrato, con i suoi infernot, sarà riconosciuto, con Langhe e al Roero, patrimonio mondiale dell’umanità. Lo ha comunicato il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino durante la cerimonia di insediamento della nuova giunta: “Dovremmo iniziare con una buona notizia. Il prossimo fine settimana a Doha, negli Emirati Arabi, dove si svolge il 38° Comitato Mondiale dell’Unesco, verrà dato il riconoscimento ufficiale a Langhe, Roero e Monferrato come patrimonio mondiale dell’umanità. Saremo presenti con una delegazione tecnica e con l’assessore al Turismo, ma anche con due assessori della precedente amministrazione”. Un prestigioso riconoscimento che giunge dopo un lungo iter, avviato dalla Regione Piemonte una decina di anni fa. “Piena soddisfazione per un riconoscimento che pone le condizioni per un forte sviluppo turistico e socio economico per il nostro territorio e per l’intero Monferrato Casalese” – commenta il sindaco di Rosignano Cesare Chiesa. “Un’occasione da non perdere – prosegue – Una responsabilità in più verso le nostre comunità per noi amministratori locali. Occorre rilanciare talune Istituzioni come il Consorzio Mondo, l’Ecomuseo della pietra da Cantoni e l’Enoteca Regionale che possono rappresentare strumenti preziosi per la valorizzazione del nostro Territorio. Come Comune di Rosignano, non possiamo che dirci soddisfatti; una parte significativa del territorio rosignanese è ricompresa direttamente nella “core zone” Unesco e tutto il restante ambito comunale viene ad essere ricompreso nella zona di rispetto e tutela. Un’opportunità unica, su cui già da due anni l’amministrazione comunale sta attivamente lavorando con progetti ed iniziative correlate alla Candidatura Unesco ora felicemente portata a compimento. A cominciare dal censimento degli Infernot (cuore e oggetto del riconoscimento ottenuto), alla valorizzazione attiva e convinta dei nostri vini, al Museo contadino, alla promozione turistica con il progetto QR e Wi-fi, solo per fare alcuni esempi. Ora avanti a tutta forza: Unesco ed Expo rappresentano opportunità uniche che possiamo e dobbiamo “centrare”. E chiediamo anche a Casale, rimasta ai margini del progetto Unesco di condividere con noi questo straordinario risultato per il quale ringraziamo tutti coloro che si sono attivamente impegnati”.
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