CASALE – Un progetto frutto di ponderata riflessione e accurato confronto tra la Direzione Sanitaria, la Direzione e la Presidenza per conciliare il desiderio di far incontrare in modo più ravvicinato gli ospiti e i loro familiari e la necessità di agire in sicurezza. Dopo un primo studio di una camera gonfiabile, come già in uso in altre strutture, è stato invece allestito uno spazio costruito su misura nei locali al piano terra, già utilizzati nei mesi precedenti come parlatorio; il progetto è stato creato grazie a un team di lavoro partecipato con grande entusiasmo e idealità e composto di elementi interni (Ufficio Tecnico con la Manutenzione, Direzione e Consiglio di Amministrazione) e collaborazioni professionali esterne (La Nuova Valenzana, La Monferrina, Benso, e la ditta Modall di Castelfranco Veneto che ha brevettato gli ormai famosi manicotti). La “Stanza delle carezze” permetterà agli ospiti di essere visitati in sicurezza, di vedere i propri cari tramite un vetro blindato, di parlare con loro tramite il microfono e di abbattere la distanza ricevendo carezze e stringendosi vicendevolmente le mani, sia pure attraverso manicotti in plastica, finalmente vicini dopo tanto isolamento. Per la gestione delle attività di visita è stato previsto un apposito protocollo sanitario e organizzativo. La “Stanza delle carezze” è frutto del concorso benefico di tante buone volontà che hanno appoggiato Ospitalità CDR in questo progetto: la costruzione del progetto è sostenuto dalla famiglia Morera in memoria di Mario Morera; le spese di gestione e di sicurezza (forniture di DPI, sanificazione, custodia) sono sostenute dal LIONS Host di Casale, Pulmino Amico e dal Comune di Casale.