CASALE – “Ricordatevi sempre che a casa avete dei genitori che vi aspettano e prima di salire su una moto pensate sempre bene a quello che fate e usate la massima attenzione e ricordatevi di utilizzare sempre un casco che possa garantire la maggiore protezione, noi siamo fatti di ossa, sangue e carne, mentre l’asfalto è come una grattugia che disintegra tutto”. E’ l’appello di Giacomo Alcuri, il papà di Simone, il diciassettenne casalese che ha perso la vita in incidente stradale nella tarda serata dei primi di luglio del 2011. Per la Giornata della Sicurezza Stradale, che ha visto nel salone Tartara la presenza di quasi duecento studenti delle medie Negri e Trevigi, ha voluto portare la sua testimonianza, a monito dei gravi rischi che si corrono sulle strade: “Una telefonata ci ha cambiato per sempre la vita, ora la nostra è scandita dal tempo che trascorre prima di andare al cimitero, che è la nostra seconda casa, a trovare nostro figlio”. Prima di lui l’intervento di Ezio Bressan, presidente dell’associazione italiana Famigliari Vittime della Strada, e poi del tenente dei carabinieri Mario Barisonzi e del comandante della Polizia Locale Enrico Valecchi, tutti mirati a ricordare come con la massima attenzione si possa parlare di una “strada amica”. E a sottolineare come con una guida attenta si possano evitare gli incidenti la premiazione da parte delle compagnie assicurative casalesi di Ettore Paltro, Giovanni Cozzolino ed Egidio Rivalta che rispettivamente da 50, 30 e 20 anni, non hanno mai conseguito un incidente. All’esterno anche la possibilità di provare una test di guida simulato che alcune scuole guida della Provincia, in collaborazione con l’Aci, propongono ai loro giovani clienti per aiutarli ad affrontare la guida sempre con la massima sicurezza. E’ poi seguita una dimostrazione sul campo con la simulazione di due incidenti stradali, uno in auto e uno in moto, con l’intervento di soccorso da parte dei sanitari del 118, vigili del fuoco, Polstrada e agenti della Polizia Locale. “Vederlo in tv e vederlo dal vivo è tutta un’altra cosa – è l’impressione di alcuni studenti della classe terza media del Trevigi – è stata una esperienza importante e le parole di quel genitore che ha perso il figlio ci hanno commosso e allo stesso tempo sono state un monito importante”. E c’è stato anche il tempo per vedere una spettacolare discesa dei vigili del fuoco dal tetto dell’ex palazzina degli uffici dell’Ente Manifestazione che hanno srotolato una maxibandiera italiana e poi per farsi targare la bicicletta. Ad illustrare il vantaggio di avere il proprio mezzo inserito nel registro italiano delle bici è stato Claudio Pasinelli, amministratore delegato della Easy Trust srl: “Con la bici targata e registrata si possono ridurre i casi di furti e con l’utilizza di appropriato sistemi antifurto i casi di sparizione scendono sotto il 5%”.
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