Nel 2024 sono aumentate del 23% le importazioni di miele straniero, mentre le anomalie climatiche, con l’alternarsi di caldo, siccità e maltempo, hanno causato problemi alle fioriture costringendo gli apicoltori a ricorrere alle alimentazioni di soccorso per salvare gli alveari.
Questo è quanto emerge da un’analisi Coldiretti in occasione della Giornata mondiale delle Api che quest’anno si festeggia il 20 maggio, occasione importante per far conoscere la “bee economy”, un settore del Made in Italy fondamentale per la difesa della biodiversità oggi messo a rischio da clima e concorrenza sleale.
In Italia consumiamo circa mezzo chilo di miele a testa all’anno, sotto la media europea che è di 600 grammi ma un terzo rispetto alla Germania, secondo il Centro Studi Divulga. L’Italia vince però in biodiversità con più di 60 varietà, dal tiglio agli agrumi, dall’eucalipto all’acacia, dal castagno al rododendro, fino a quelli speciali in barrique o aromatizzati.