ALESSANDRIA – Domani, venerdì 16 febbraio alle ore 18 a Palazzo Cuttica sarà presentato, nell’ambito degli eventi collaterali alla mostra «Crepax + Napoleone. Marengo e altre battaglie di carta» (che sarà prorogata fino al 1° aprile 2024), il progetto Giocare con l’Imperatore, organizzato da Città di Alessandria e ASM Costruire Insieme.
Il progetto racchiude tre incontri dedicati alla storia e allo svolgimento dei wargames, curati dal Prof. Roberto Coaloa con la partecipazione di Paolo Palumbo, Rosa Maria Delle Quadri e Marco Zatterin, esperti ed appassionati di storia napoleonica, e due laboratori di disegno “Fumetti al Museo”, condotti dai fumettisti Sergio Cabella e Gianluca “Jazz” Manciola, curati da Inchiostro Festival.
L’incontro sarà inoltre occasione per una nuova presentazione della mostra di Guido Crepax, alla presenza del figlio Antonio, dedicata soprattutto alla passione del padre per il suo gioco più bello e complesso: quello delle battaglie. A Palazzo Cuttica resteranno esposte fino al primo aprile quelle di Marengo, Trafalgar, Waterloo, Solferino e San Martino.
La presentazione del progetto “Giocare con l’Imperatore” di venerdì 16 febbraio a Palazzo Cuttica è aperta al pubblico.
Per l’occasione è prevista una degustazione di vini monferrini offerti dall’ Azienda Agricola Davide Beccaria di Ozzano Monferrato e da Flavio Rossetto di Frassinello Monferrato.
Il wargame, racconta Coaloa, l’ideatore degli incontri: «è una sorta di macchina del tempo, il solo mezzo che consente di spostarsi nel tempo e nello spazio fino a rivivere quasi con un processo di identificazione, le azioni dei protagonisti delle battaglie. La tecnica del gioco impegna intellettivamente l’appassionato, mentre lo scenario ed i fatti d’arme che vi si svolgono e che egli stesso sviluppa lo soddisfano sul piano visivo e psicologico, permettendogli di partecipare, quasi di persona, all’avvenimento. Egli diventa, in definitiva, come uno sciamano, un punto d’unione magico fra la guerra vera e la storia della guerra».
Palumbo, storico militare, specifica: «Anche senza voler prendere in considerazione i giochi usati nelle scuole militari per esercitazioni di strategia e tattica, ed i giochi di guerra messi in atto a livello estremamente impegnato, il wargame rimane un passatempo che richiede, oltre ad una particolare attitudine, applicazione, ragionamento e capacità di analisi. Le norme che regolano la tecnica, la meccanica del gioco, sono numerosissime, con molte varianti, ma, proprio per questo, il gioco entusiasma, soddisfa e non fa rimpiangere il tempo che assorbe. Inoltre, per le sue stesse motivazioni d’origine e per le indispensabili esigenze di riferimento alla realtà e di verismo, richiede e sollecita studio e approfondite ricerche, ed è giusto riconoscergli perciò degli innegabili aspetti culturali».
In pratica il wargame, così come quello realizzato da Crepax, consiste nel ricostruire con soldatini le varie unità combattenti, che possono essere interi eserciti o semplici reggimenti a seconda del tema che si intende sviluppare. I soldatini si fanno poi muovere nel “campo di battaglia” allestito su un tavolo di adeguate misure. Si possono così riprodurre le operazioni di attacco e di difesa seguendo determinate regole che mirano a creare una stretta relazione, fin dove possibile, tra la realtà e la corrispondente riduzione in termini di finzione.
Ci son due modi diversi di affrontare il gioco a livello di eserciti. Si possono giocare per due o tre giorni consecutivi una serie di scontri tra Divisioni simultanei in una grande stanza o, almeno in teoria, si può dar vita a un lungo scambio di giochi di brigata per uno o due mesi. Oppure si possono accettare regole semplificate che permettono un unico gioco completo della durata di alcune ore.
La storia dei giochi di guerra è simile a quella degli scacchi e Tamerlano fu il primo, così vuole la tradizione, a inventarne uno. Il wargame, però, è un gioco inventato nel 1780 dal maestro di corte del duca di Brunswick, Helwig. Si suppone che Helwig fosse un grandissimo flâneur, con grande tempo a disposizione, dato che inventò un gioco con 1.666 posizioni e 120 pezzi, comprendenti fanteria, cavalleria e artiglieria, ognuno con diverse regole di movimento. Alla fine dell’Ottocento si arrivò al cosiddetto Kriegspiel libero per distinguerla dalla versione originale che, pur essendo abbastanza libera se misurata a confronto dei wargames odierni, era detta Kriegspiel rigido.
ROBERTO COALOA. È professore di Storia dei Paesi danubiani e dell’Europa orientale all’Università di Paris IV Sorbonne. A Parigi è fondatore di Sneige, associazione che si occupa di relazioni internazionali: «pour le rapprochement des peuples en froid». È specialista della storia dell’Austria-Ungheria, con studi sulla marina da guerra e sugli Asburgo; un grande successo ha avuto il suo Carlo d’Asburgo, l’ultimo Imperatore. Il ‘gentiluomo europeo’, profeta di pace nella Grande guerra (Il Canneto editore, 2012). Slavista e biografo di Lev Tolstoj, è noto per aver ritrovato degli inediti di Tolstoj, pubblicati da Feltrinelli nel volume Guerra e rivoluzione, giunto alla quarta edizione. Storico del Risorgimento con numerosi saggi d’argomento militare (il ruolo dei volontari nelle guerre d’indipendenza), Coaloa si è occupato di Napoleone in una fortunata rassegna nel bicentenario della morte, culminata con un’«azione patafisica», alla Alfred Jarry, il 14 giugno 2021, ad Alessandria, nei pressi del “Platano di Napoleone”, e al Museo di Marengo. Su Guido Crepax ha scritto Viva Valentina! La Rivoluzione russa a fumetti (Rivista Il Mulino, fascicolo n. 1/2018).
Altre pubblicazioni: Giornalismo, propaganda e censura nella Prima guerra mondiale (2006), Alexander von Humboldt, un viajero del siglo XIX (2003). Inoltre ha pubblicato numerosi saggi sul pensiero politico dell’Ottocento, sul Risorgimento e sul viaggiatore Carlo Vidua, tra i quali: Carlo Vidua e Alexis de Tocqueville. Il viaggio nell’America della democrazia (2002), Carlo Vidua, un romantico atipico (2003), Carlo Vidua e l’Egitto (2009); L’eredità Vidua. Luigi Leardi, la classe politica dell’altro Piemonte e la nascita del primo Istituto Tecnico d’Italia, in: “Leardi 1858-2008”, a cura di Andrea Testa, Casale Monferrato, Leardi, 2008, pp. 41-80; Lord Byron, Santorre di Santa Rosa e Carlo Vidua nella Rivoluzione greca, in: “Il Mediterraneo dei Romantici”, a cura di Nicoletta Marini d’Armenia, Napoli, Guida, 2022, pp. 39-66.
Dal 2022, Coaloa è cittadino onorario di Conzano (Al): «per l’impareggiabile apporto alla conoscenza del conte Carlo Vidua di Conzano, archeologo, esploratore e letterato, con libri, articoli e conferenze. Ulteriore riconoscimento, poi, per il fondamentale contributo al percorso espositivo multimediale sui viaggi del conte conterraneo nell’avita dimora conzanese, divenuta museo».
PAOLO PALUMBO. Storico militare, appassionato bibliofilo di testi napoleonici, fa parte dell’associazione Souvenir Napoléonien, è socio dell’International Napoleonic Society e della Società di Storia Militare Italiana. Si è laureato all’Università di Genova e ha conseguito il dottorato (PhD) in Storia della Società Europea in Età moderna presso l’Università degli Studi di Torino. Si occupa di storia militare del XVIII e XIX secolo, in particolare del periodo napoleonico. Lavora presso il Consorzio delle Residenze Reali Sabaude (Reggia di Venaria).
È l’autore del prezioso volume Marengo Museum. Da Bonaparte a Napoleone, pubblicato da L’Artistica Editrice (2022), con le illustrazioni di Matteo Forcherio. Tra le sue ultime pubblicazioni di storia militare, il volume Da Venaria a Saumur. Gli Ussari Piemontesi e il 26° Cacciatori a Cavallo, pubblicato da edizioni Il Maglio (2023).
Altre pubblicazioni: Al fianco della Francia. I battaglioni di fanteria ligure dal 1797 al 1805, Ventimiglia, Philobiblon, 2007; Un confine difficile. Controversie fra la Repubblica di Genova ed il Regno di Sardegna nel Settecento, Torino, Zamorani, 2010; Il Reparto. Passato e Presente del 9° Reggimento Paracadutisti d’Assalto “Col Moschin” (con l’introduzione del comandante di Reggimento Paolo Attilio Fortezza), Solarussa, 2016; Fermi nel pericolo. Soldati italiani e napoletani nella campagna di Spagna (1808-1813), Solarussa, 2020.
ROSA MARIA DELLI QUADRI. Professore di Storia moderna all’Università degli Studi di Firenze. È specializzata sulla storia e sull’identità storica nello spazio Euromediterraneo, sul periodo napoleonico e sulle battaglie napoleoniche, con una monografia su Trafalgar, in Le grandi battaglie della Storia, collana di “Repubblica”, 27 ottobre 2023. In corso di stampa una biografia su Horatio Nelson per Salerno Editrice.
L’attività di ricerca si concentra principalmente sui rapporti diplomatici e culturali tra la Gran Bretagna e il Mediterraneo e sulla presenza degli statunitensi nel mare Interno tra la fine del 1700 e la prima metà del 1800 e sullo studio delle rivoluzioni e dei processi costituzionali euromediterranei come origine della contemporaneità. Campi di indagine aperti restano quelli che attengono allo studio del Mezzogiorno liberale in chiave transnazionale, delle Marine navali presenti nel Mediterraneo e dei rapporti tra questo mare e l’Atlantico tra il 1700 e il 1800.
Dal 2008 è nello staff scientifico, didattico e organizzativo della Summer School “L’impresa culturale nel Mediterraneo”, (Università di Napoli ‘L’Orientale’, Procida). È alla direzione della Rivista di Studi storici del Mediterraneo (Napoli, ESI).
Ha pubblicato: Nel Sud romantico. Diplomatici e viaggiatori inglesi alla scoperta del Mezzogiorno borbonico, Guida, Napoli, 2012; Innocenti all’estero. Inglesi e Americani a Napoli e nel Mediterraneo (1800-1850), ESI, Napoli, 2012; Il Mediterraneo delle Costituzioni. Dalla Repubblica delle Sette Isole Unite agli Stati Uniti delle Isole Ionie 1800-1817, Franco Angeli, Milano 2017.
MARCO ZATTERIN. Dal 2016 è Vicedirettore del giornale La Stampa, quotidiano per il quale ha cominciato a lavorare nel 1995 e del quale è stato capo dell’Economia e corrispondente per le politiche europee da Bruxelles, dal 2006 al 2016. Zatterin ha pubblicato numerosi saggi storici. Biografo di Giovanni Battista Belzoni, recentemente ha dato alle stampe con Silvia Einaudi: Gli amici geniali. La straordinaria avventura di Belzoni e Champollion (L’Erma di Bretschneider 2023). Nel 2005 è uscito per Rizzoli il suo volume su Trafalgar.
Info: serviziomusei@asmcostruireinsieme.it