CASALE- La Compagnia della Guardia di Finanza di Casale, nell’ambito dell’attività di contrasto all’evasione fiscale, ha concluso un’articolata attività investigativa che ha consentito l’individuazione di ben sei società operanti in vari settori tra cui la commercializzazione di computer e software nonché l’assistenza e la manutenzione di estintori ed impianti antincendio, dedite, tra l’altro, all’emissione di fatture false. Il servizio ha avuto origine da una preliminare attività di verifica, eseguita nei confronti di una ditta individuale risultata “evasore totale”, e dalle successive indagini finanziarie. Infatti, dalla disamina dei conti correnti acquisiti, sui quali confluivano importanti somme di denaro, è stato appurato che il titolare della ditta era delegato ad operare, complessivamente, su diverse decine di rapporti, relativi anche ad altre 5 società “evasori totali” – intestate a teste di legno, nelle quali lo stesso ricopriva la carica di socio, amministratore unico o addirittura non rivestiva alcuna carica – utilizzate quali vere e proprie “cartiere” di false fatture. La successiva attività di polizia giudiziaria – consistita in perquisizioni e sequestri eseguiti nel gennaio 2015 in diverse regioni d’Italia, presso le abitazioni di 14 indagati nonché le sedi legali e le unità operative di otto società – ha consentito di sequestrare copiosa documentazione amministrativo-contabile relativa alle aziende oggetto di indagine. I reati ipotizzati riguardano l’emissione di false fatture, l’occultamento delle scritture contabili, l’omessa presentazione della dichiarazione fiscale e il riciclaggio. L’attività ispettiva ha permesso di rilevare, complessivamente, l’emissione di fatture per operazioni inesistenti per un importo pari a circa 4 milioni di euro nonché imponibili sottratti al Fisco per oltre 10 milioni di euro, con un’effettiva evasione delle imposte dirette e dell’Iva stimata in circa 5 milioni di euro.
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