CASALE – A poco meno di una settimana nel furto nell’alloggio del vescovo Gianni Sacchi ci potrebbe essere già una svolta nell’indagine. I carabinieri del Nucleo operativo avrebbero infatti individuato e denunciato due persone. Si tratta di una coppia di stranieri, e non monferrini, probabilmente rumeni, entrambi sui 30-40 anni, provenienti dalla Lombardia. A tradirli l’auto su cui hanno prima raggiunto Casale e poi si sono spostati a Valenza, una Audi di grossa cilindrata scura. Le indagini compiute in questi giorni hanno infatti portato a ricostruire i movimenti dei ladri. Dopo aver parcheggiato in centro avevano raggiunto a piedi il Vescovado dove la donna, di carnagione scura, vestita in modo vistoso, era salita negli uffici e con la scusa di recarsi in bagno si era infilata nell’alloggio privato del vescovo e si era impossessata di due anelli, bancomat e libretto degli assegni. Poi con una scusa si era defilata. Dopo pochi minuti le videocamere di una banca in piazza della Posta riprende una donna che con il bancomat rubato effettua un prelievo da 500 euro. Le riprese di sorveglianza riprendono poi l’Audi mentre si allontana da Casale, e poi raggiunge Valenza. Poco prima di mezzogiorno in una gioielleria due donne, che presentavano un accento russo e francese, effettuano un acquisto da 1400 euro, sempre con il bancomat rubato. Ora i ladri sarebbero stati identificati e denunciati.
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