CASALE – Quattro arresti e diverse denunce. Immediata la replica delle forze dell’ordine dopo l’ondata di furti che ha investito i commercianti del centro cittadino, con gravi danni alle strutture e soprattutto una fortissima preoccupazione. Nell’ultimo mese si è registrata una vera e propria escalation di furti ai danni di bar ed esercizi commerciali del centro storico. Quasi sempre identico il modus operandi con i malviventi che scassano porte e finestre, spaccano serrande per entrare e poi arraffano soldi, casse e oggetti di valore. Un raid dopo l’altro che ha destato paura e scontento fra gli abitanti di Casale. “Quando andiamo ad aprire il negozio la mattina presto non ci sentiamo più sicuri” il commento di una commerciante casalese. Sono subito aumentati i controlli in centro con le prime importanti risposte. La pattuglia del Nucleo Radiomobile dei carabinieri che teneva sotto controllo il centro storico ha infatti bloccato due casalesi, uno di 37 e un secondo di 27 anni, che sono stati arrestati per furto. I due sarebbero gli autori di tre furti commessi tra l’una e le 4 di lunedì in alcuni locali e negozi del centro storico: alla Locanda Rossignoli di largo Lanza, e due esercizi di via Roma, il negozio di abbigliamento Nouveau Antoine e il bar Nyanko Sushi e Pokè. Sono stati trovati in possesso di un I-pad e denaro in contante provento di un furto appena commesso. Per uno dei due sarebbe scattato anche una denuncia per un furto di abbigliamento sportivo commesso nei locali della società Canottieri. Martedì mattina, in Tribunale a Vercelli si è svolta l’udienza di convalida dell’arresto. Sempre i carabinieri hanno denunciato una ragazza marocchina per il furto di un portafoglio. Anche la Polizia avrebbe effettuato due arresti. Si tratta di due minorenni sorpresi a rubare all’interno di un centro commerciale cittadino merce per un valore di diverse centinaia di euro. Denunciate anche alcune persone per i furti in centro. Si tratterebbe di tre gruppi distinti di giovani, sia italiani che stranieri, che avrebbero agito a volto scoperto, incuranti del fatto che all’interno degli esercizi commerciali erano presenti sistemi di video sorveglianza.
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