FRASSINETO – Strappo violento nella maggioranza. Dopo nemmeno otto mesi dalle elezioni il Vice Sindaco Simone Gay ha rassegnato le dimissioni dalla Giunta e dal Consiglio comunale: un fatto senza precedenti nella storia recente della politica frassinetese. Evidentemente la lacerazione tra il giovane politico frassinetese, già Vice Sindaco di Muzio e reggente dopo la scomparsa del Senatore, con il Sindaco Gianmarco Argentero e l’assessore Ornella Volta non era sanabile. Tant’è che è stato “educatamente” accompagnato alla porta, come ammesso dallo stesso Gay. Un gesto quindi più imposto che voluto. Cosa abbia fatto “traboccare il vaso” non è chiaro. Ma di certo si è trattato di qualcosa di grave per aver aperto una crisi di governo tanto sanguinosa. “Non sono ore semplici, a livello personale provo forte delusione ed il mio primo pensiero va a tutti coloro che non più tardi di otto mesi fa hanno avuto fiducia in me facendomi risultare il Consigliere più votato per la seconda volta in pochi anni: un grande privilegio ed il riconoscimento di un lavoro svolto sempre nell’interesse della collettività – ha detto Simone Gay – Nove anni fa decisi di mettermi in gioco per Frassineto, il paese nel quale sono cresciuto, dove ho le mie radici e che sento come la mia casa e a distanza di tempo, guardandomi indietro, credo francamente che qualcosa di buono si sia fatto. Negli ultimi tempi, però, i rapporti all’interno della Giunta Comunale si sono incrinati, fino a risultare non più ricomponibili: ho subito attacchi su fatti antecedenti alle votazioni dagli stessi componenti della Giunta, nonostante fosse chiaro a tutti il momento delicato che tutta la nostra comunità ha vissuto lo scorso inverno dopo la prematura scomparsa di Angelo Muzio, punto di riferimento, non solo amministrativo, per tutti noi. Momento delicato che, giocoforza, in gran parte è ricaduto sulle mie spalle, in qualità di vicesindaco reggente. Ammetto candidamente (e l’ho sempre fatto) che talune questioni potevano essere meglio gestite, ma sfido chiunque di fronte a quello scompiglio ad essere infallibile. Mi sono sempre assunto le responsabilità del caso, tanto che non più tardi di dieci giorni fa, di fronte agli opportuni chiarimenti con tutto il Gruppo Consiliare di maggioranza, avevo rimesso la decisione sul mio mandato nelle mani dello stesso, il quale invece mi aveva ribadito la propria fiducia per andare avanti. Questo evidentemente non è bastato e pochi giorni più tardi il sindaco Argentero e l’assessore Volta mi hanno invitato a farmi da parte definitivamente. Così ho fatto, poiché a quel punto mi è parso solare come fossero venuti a mancare i presupposti minimi personali, prima ancora che amministrativi, per continuare. Sia chiaro che io non smetterò di dare il mio contributo al popolo frassinetese anche “da fuori” e chiunque lo ritenesse necessario troverà sempre in me l’interlocutore disponibile che ho cercato il più possibile di essere in tutti questi anni di servizio alla comunità. Rivolgo un grazie ai dipendenti comunali che in tutti questi anni hanno dimostrato sempre grande disponibilità, in particolare il segretario comunale dott. Pierangelo Scagliotti, la rag. Franca Margara, la rag. Piera Ubertazzi e i membri dell’Area Tecnico-Manutentiva Roberto Baracco e Gianluca Baravalle. Un ultimo pensiero per tutti coloro che in queste ore, appresa la notizia in paese, mi stanno dimostrando la loro vicinanza. Per me conta moltissimo”.