FRASSINETO – Un grande uomo. Un vero gentiluomo. Frassineto piange la scomparsa di Carlo Garrone, classe 1934, personaggio di spicco del paese monferrino, e molto conosciuto ed apprezzato soprattutto per il suo buon cuore e la sua umanità, scomparso mercoledì mattina. E’ sempre stato il collante della famiglia Garrone, che è tra le più rappresentative e numerose del paese. “Sempre presente ogni volta che c’è stato bisogno” ha commentato uno dei nipoti. Impresario edile in pensione, era stato a capo di una delle più importanti ditte del paese ed aveva realizzato grandi opere come la prima ristrutturazione di Palazzo Gonzaga, sede del pensionato civile, e della Chiesa di Sant’Ambrogio, con il rifacimento del tetto ad inizio degli anni ottanta. Per molti anni è stato presidente della Pro Loco ed è stato il fautore della Sagra del Peperone, giunta ormai alla 43ª edizione, e della preparazione della maxi polenta. Si dedicò anche alla politica ottenendo un seggio in Consiglio Provinciale tra le fila della Democrazia Cristiana. Nel 2010 è rimasto vedovo della moglie Silvana un dramma personale che lo aveva sconvolto, dal quale era riuscito a riprendersi in qualche modo, soltanto grazie alla nascita del più piccolo dei suoi nipoti, Pietro. Le esequie di Carlo Garrone, che lascia i figli Laura, Anna e Gianni, saranno celebrate oggi, giovedì 1° giugno alle ore 17, dal parroco don Danilo Biasibetti nella chiesa parrocchiale dove ieri sera è stato recitato il Santo Rosario. Dopo il rito funebre la salma verrà tumulata nella tomba di famiglia nel cimitero di Frassineto.
Dario Calemme