FRASSINETO PO – Paolone, Paulon, Minaia: tanti soprannomi, nomi affettuosi, a dimostrazione di quanto fosse conosciuto e ben voluto in paese, dai più anziani ai giovanissimi. Anche per questo l’intero paese è rimasto sgomento ed incredulo di fronte alla tragedia della prematura ed improvvisa scomparsa di Paolo Girino, 50 anni, stroncato da un infarto venerdì mattina mentre si trovava nella sua abitazione con l’anziana madre Irma, questa mamma coraggio che ha già dovuto affrontare lo strazio della morte del marito Eligio, nel settembre scorso, e della figlia Donata, scomparsa nel 2009 dopo una lunga battaglia contro la Sla.
Erano pochi minuti prima delle 11 quando il povero Paolo, mentre si trovava in casa con la madre, senza nessun segnale che potesse far capire cosa stava accadendo, è stato colto da un malore improvviso ed è stramazzato al suolo. Sentito il rumore della caduta, Irma ha raggiunto la stanza e dopo aver visto il povero figlio riverso a terra ha subito telefonato agli altri due figli, Sandro e Marilena, che hanno allertato i soccorsi. Ma purtroppo quando i sanitari del 118, a bordo dell’eliambulanza, ed i Carabinieri della stazione di Ticineto, sono giunti sul posto, non hanno potuto far altro che constatarne la morte.
La notizia ha fatto velocemente il giro del paese, lasciando sgomenta ed incredula l’intera comunità. Un gigante buono, ben voluto da tutti, membro attivo di diverse associazioni frassinetesi.
Un affetto dimostrato dalle quasi seicento persone che hanno partecipato al Rosario, domenica sera, e le oltre quattrocento che lunedì mattina si sono recate nella parrocchiale di Sant’Ambrogio per le esequie.
Aveva dedicato molto tempo al volontariato. Dalla Pro Loco, frequentata per decenni, al calcio con la squadra del paese. A bordo di un campo da calcio ci ha passato molti anni. Aveva iniziato con l’Ac Frassineto, quello storico del 1979, ed era rimasto, vent’anni dopo, anche in quello nato dalla fusione con l’Occimiano, chiuso poi nel 2002. Tanti anni lontano dai campi da pallone, poi l’estate scorsa aveva deciso di rimettersi in gioco dando una mano alla nuova squadra del paese, il Blues Frassineto.
Lunedì dopo le esequie, celebrate dal parroco don Danilo Biasibetti e da don Franco Deambrogio, il corpo è stato trasportato a Valenza per la cremazione ed è stato tumulato, martedì mattina, nella tomba di famiglia a Frassineto. Lascia mamma Irma, la sorella “Milly”, il fratello Sandro con Cristina e l’amata nipote Francesca.