Ha preso il via anche quest’anno la formazione delle “Guide per Crea”, progetto consolidato negli anni e parte integrante del PTOF dell’Istituto Superiore “Leardi” come ampliamento professionalizzante delle competenze del corso Tecnico del Turismo. Quest’anno la formazione coinvolge gli studenti della 3aA Turismo.
Venerdì 1° aprile si è svolta la lezione introduttiva online: in apertura i saluti del Dirigente scolastico, prof.ssa Nicoletta Berrone, che ha ricordato l’importanza del riconoscimento UNESCO del Sacro Monte per lo sviluppo turistico del territorio e la validità del progetto formativo che vede la collaborazione dell’Istituto e dell’Ente dei Sacri Monti; a seguire è intervenuta la dott.ssa Francesca Giordano, Presidente dell’ Ente di Gestione dei Sacri Monti, che ha sottolineato la rilevanza del sistema dei Sacri Monti di Piemonte e Lombardia e della struttura data alla formazione di figure professionali specializzate, che possono operare a livello territoriale e diffondere la conoscenza dei contenuti storici, artistici e paesaggistici dei Sacri Monti.
La parola quindi è passata al dottor Guido Gentile: già sovrintendente archivistico per il Piemonte e la Valle d’Aosta, lo studioso ha svolto ricerche su momenti e aspetti della storia dell’area alpina, sulla cartografia antica, su ambienti caratterizzati da un particolare patrimonio architettonico e figurativo, sulla produzione e sulla diffusione di immagini e corredi rituali tra Medioevo ed età moderna, con particolare riguardo alle loro funzioni e a temi iconografici. Nel suo recente volume “Sacri Monti” edito da Einaudi, Gentile rielabora vari suoi studi, frutto anche dalla sua partecipazione al Comitato Scientifico del Centro di documentazione dei Sacri Monti, Calvari e Complessi devozionali europei, presso il Sacro Monte di Crea.
Lo studioso ha ripercorso, con l’ausilio di preziose immagini, la struttura dei vari Sacri Monti: Varallo, Crea, Orta, Oropa, Domodossola, spiegando con gli occhi del pellegrino la meraviglia di percorsi che nelle diverse Cappelle Sacre ripropongono i luoghi di Gerusalemme e della Terra Santa: la santa casa di Nazaret, la Natività, la salita al Calvario, il Santo Sepolcro, la Dormizione di Maria, la Crocefissione. In tutte le cappelle scene teatrali con statue a grandezza naturale creano stupore e commozione nel visitatore.
Lo stesso stupore e meraviglia coglieranno i nostri giovani studenti che avranno l’opportunità di vedere di persona le cappelle e la rappresentazione della Via Crucis in un’uscita programmata a fine aprile, quando le guide del parco e formatori del corso, la dott.ssa Katia Murador e la guardia forestale Franco Andreone racconteranno dal vivo a Crea le scene rappresentate da grandi artisti come Wespin e Bistolfi. L’uscita permetterà di apprezzare anche l’aspetto paesaggistico e naturalistico del Parco. «Vallate alpine, colline, vigneti e panorami lacustri sono gli anfiteatri naturali che circondano i Sacri Monti dell’arco alpino, sette in Piemonte e due in Lombardia che, grazie al fascino del paesaggio, alla loro storia, alle architetture e alle opere d’arte che vi sono conservate, nel luglio 2003 sono stati inseriti nella lista dei beni di importanza mondiale tutelati dall’UNESCO, nel segno dell’interculturalità – commenta Katia Murador – Oggi i Sacri Monti sono luoghi ideali per un turismo sensibile all’arte, allo spettacolo della natura e ai valori della spiritualità. Il nostro auspicio è che non manchino di fornire anche lo stimolo ai giovani di proiettarli in dimensioni sempre più vive e attuali, progettando e costruendo il loro futuro».
Il corso di formazione prevede quest’anno, oltre alla lezione sul campo, lezioni in lingua francese e inglese sulla storia del sacro Monte di Crea, sugli aspetti artistici delle cappelle I, IV, V, XVI e XXIII, oltre a un intervento del dott. Carlo Torretta, Consigliere dell’Ente, sul Codice dei beni culturali, che regola e tutela i beni culturali e paesaggistici d’Italia.
Katia Murador terrà infine una importante lezione legata al momento drammatico che stiamo vivendo in Europa, sulla Convenzione dell’Aja, riguardante la difesa e la protezione dei beni culturali in caso di conflitto armato, il cosiddetto “scudo blu”.
Redazione “L