La Fondazione Italiana Linfomi Onlus (FIL), attiva dal 2010 nel settore della ricerca scientifica sui linfomi, ha promosso una borsa di studio finanziata da Crédit Agricole Italia della durata di 12 mesi e del valore di 25.000€ per lo svolgimento di attività di farmacovigilanza nell’ambito delle sperimentazioni cliniche promosse.
Una delle attività fondamentali svolte nell’ambito della ricerca scientifica è la farmacovigilanza, che si prefigge di valutare in modo continuativo le informazioni che derivano dall’utilizzo di farmaci, ponendosi come obiettivo prioritario la salute e la sicurezza dei pazienti.
La Fondazione, grazie al contributo di Crédit Agricole Italia, potrà contare su una nuova risorsa da impiegare in questo ambito, selezionata attraverso apposito bando, aperto all’inizio dell’anno e chiuso con 19 domande. La candidata selezionata è Fabiola Polizzi, biologa siciliana, con un’esperienza di research assistant presso l’International Centre for Genetic Engineering and Biotechnologye di Trieste.
“La nuova risorsa ha già iniziato a collaborare con noi, presso la sede di Alessandria – ha dichiarato il Presidente FIL, Andrés J.M. Ferreri. Siamo molto contenti di questa nuova partnership e orgogliosi dell’attestato di fiducia che Crédit Agricole Italia ha dimostrato. Speriamo sia l’inizio di un percorso da scrivere insieme, a favore dei medici che dedicano la loro vita alla ricerca e dei pazienti che ne traggono benefici ogni giorno”.
“Crédit Agricole Italia è lieta di aver dato il proprio sostegno alla borsa di studio promossa dalla Fondazione Italiana Linfomi – dichiarano dal Gruppo Bancario. Fedele alla missione “Agire ogni giorno nell’interesse dei clienti e della società”, il Gruppo opera per non far mancare il proprio sostegno ai territori e alle comunità, con un’attenzione particolare alle tematiche sociali e di sostenibilità ambientale ed economica.”
Il lavoro svolto dalla nuova risorsa riguarderà due importanti protocolli clinici no profit promossi da FIL: lo studio Previd che tratta il linfoma diffuso a grandi cellule B in pazienti anziani, e lo studio FOLL19 sul linfoma follicolare ad elevato carico tumorale.
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