ALESSANDRIA – Sette alessandrini su dieci (68%) vanno a caccia di piante nei vivai per abbellire le proprie case e i giardini, per combattere afa e caldo, per difendersi da zanzare e insetti molesti o addirittura per coltivare direttamente frutta e ortaggi da portare in tavola.
E’ quanto emerge da un’indagine Coldiretti/Ixe’ che sottolinea come l’emergenza sanitaria abbia cambiato le priorità dei cittadini facendo esplodere il bisogno di verde nelle case e nelle città.
Una vera piante-mania evidenziata dalla stessa Bankitalia che nell’ultima relazione annuale del Governatore Ignazio Visco ha rilevato come nell’anno della pandemia sia raddoppiato l’interesse per le case con giardino con un profondo cambiamento nel mercato immobiliare spinto dalla voglia di spazi verdi sia all’interno che all’esterno delle abitazioni.
Per godersi un po’ di piante il 74% delle famiglie può contare almeno su un balcone mentre il 42% vive proprio in una casa con giardino che nell’anno della pandemia è stato un vero e proprio sfogo per adulti e bambini, spiega Coldiretti secondo dati Gfk Sinottica.
Anche il successo che sta avendo l’edizione 2021 di “Balconi fioriti”, promossa dall’Amministrazione Comunale di Alessandria, che coinvolge balconi, vie, vetrine e giardini ne è testimonianza.
“Il comparto florovivaistico è stato uno dei più penalizzati dalla pandemia, ora si guarda al futuro per la ripresa cogliendo le opportunità che possono arrivare grazie a importanti sinergie con le istituzioni ma anche facendo i conti con le problematiche fitosanitarie, gli effetti dei cambiamenti climatici e le nuove normative. Se in passato erano soprattutto i più anziani ad avere il pollice verde, memori spesso di un tempo vissuto in campagna, adesso – ha sottolineato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco – la passione per le piante dopo le lunghe settimane di lockdown si sta diffondendo anche tra i più giovani o tra persone che di solito non si occupavano di vasi, torbe e trapianti”.
Il florovivaismo piemontese conta numeri importanti: genera una produzione lorda vendibile di oltre 130 milioni di euro di cui con più di 1100 imprese diffuse sul territorio, una superficie complessiva di 1300 ettari, una produzione di piante ornamentali di oltre 10 milioni ed un totale di circa 3500 addetti. In Piemonte vivono quasi 1 miliardo di alberi e sono presenti 52 specie arboree e 40 specie arbustive con una grande variabilità di composizione e struttura. E’ la regione, che a livello nazionale, ha la più ampia superficie forestale arborea con circa 1 milione di ettari, ovvero il 38% del territorio, di cui i boschi coprono 932 mila ettari.
“Con i cambiamenti climatici sempre più evidenti, va riconosciuta alla cura del verde una maggiore importanza proprio per ridurne gli effetti – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo -. In città, ogni abitante dispone di appena 22 metri quadrati di verde urbano e questo problema è diffuso soprattutto nel nord Italia a causa delle sempre più scarse piogge per cui non possiamo più rincorrere solo le emergenze, ma bisogna intervenire in modo strutturale favorendo nelle città la diffusione del verde pubblico e privato che concorre a combattere le polveri sottili e gli inquinanti gassosi.”
La produzione florovivaistica ha vissuto duramente il lockdown che ha interessato i mesi nei quali questo settore produce il 70% del fatturato annuo ma, dimostrando una grande capacità di resilienza, è fra quelli che si sta riprendendo più rapidamente con una forte domanda anche dall’estero dove si registra un aumento record del 33% delle esportazioni di piante Made in Italy nel primo trimestre del 2021.
“Per tutelare il futuro di un comparto chiave dell’economia ed essere sicuri del prodotto acquistato il nostro consiglio è però quello di scegliere sempre piante e fiori locali, direttamente dal produttore, per essere sicuri di mettere nel vaso un prodotto italiano al 100%, che sostiene i territori, rispetta l’ambiente e l’occupazione”, hanno concluso Bianco e Rampazzo.