CASALE – All’Istituto casalese si discute di economia circolare, anche grazie alla bella testimonianza della Cartiera Pirinoli, finalista del premio “Ambientalista dell’anno 2019”. Momento di riflessione sulle tematiche ambientali e di intrattenimento all’Istituto Superiore “Leardi”. Lo scorso mercoledì 4 dicembre 2019, nell’Aula Magna “Natale Palli”, si è svolto uno degli eventi in programma del “Festival della virtù civica”, manifestazione giunta alla terza edizione e nata dall’esperienza del Comitato organizzatore del Premio “Luisa Minazzi – Ambientalista dell’anno”: alle classi 3aA e 4aB Turismo, 3aA e 4aA Amministrazione, Finanza e Marketing e 4aA Grafica e comunicazione è stato proposto lo spettacolo teatrale «Il settimo continente», a cura della compagnia “La Ribalta teatro”. Presenti all’iniziativa Gabriella Bionda, Marco Fratoddie Vittorio Giordano, membri del comitato organizzativo del Festival e promotori dell’educazione ambientale nelle scuole. La rappresentazione, sul tema dell’economia circolare e sulle conseguenze dell’abuso di materiali plastici, è stata anticipata dall’intervento di Silvano Carletto, presidente della Società cooperativa Cartiera Pirinoli di Roccavione (Cuneo), candidata al premio “Luisa Minazzi – Ambientalista dell’anno 2019”. Intervistato dal giornalista Rai Beppe Rovera, storico conduttore di “Ambiente Italia” e attento alle questioni della green economy e della sostenibilità, Carletto ha raccontato le vicende legate al suo lavoro: «Dopo una storia decennale di crescita e di innovazioni, la cartiera ha dovuto dichiarare fallimento nel giugno del 2012, anche a causa della crisi economica e di una gestione societaria non lungimirante. All’epoca ero un dipendente dell’azienda e, insieme a molti miei colleghi, non potevo rassegnarmi alla chiusura dello stabilimento. Grazie al supporto della Lega Coop, agli incentivi statali a sostegno delle iniziative imprenditoriali, ai fondi europei e a finanziamenti regionali, dopo tre anni di battaglie e di sacrifici, il 1 agosto 2015 siamo ripartiti, fondando una società cooperativa, di cui sono il presidente, e riacquistando i macchinari e i locali. Se è vero che abbiamo passato momenti duri – in prima persona ho dovuto rinunciare per un intero anno allo stipendio – non abbiamo perso la speranza e la determinazione. I segnali ora sono incoraggianti: dalla riapertura siamo passati da 70 a 90 soci e, lo scorso anno, abbiamo fatturato 36 milioni di euro». Alla domanda del giornalista Rovera sulla formula del ritrovato successo dell’azienda, Silvano Carletto non ha esitazioni: «Abbiamo scommesso sull’economia circolare: la cartiera riesce a recuperare i rifiuti cartacei che provengono dalla raccolta differenziata, reimpiegando la cellulosa attraverso il macero della carta, dandole nuove destinazioni, in particolare il cartoncino riciclabile per tubi, astucci e altri imballaggi primari. Non solo: la nostra cartiera è a bassissime emissioni: produciamo gran parte del nostro fabbisogno energetico attraverso fonti rinnovabili e non inquinanti». Al termine di questo momento di confronto, è stato lasciato spazio allo spettacolo teatrale “Il settimo continente” (sul palco gli attori Alberto Ierardi,Luca Oldan e Giorgio Vierda): il testo è originale e vengono messe in scena, in maniera divertente e leggera, le nostre abitudini quotidiane, che evidenziano quanto poco conosciamo la plastica e con quanta poca attenzione la utilizziamo nelle nostre giornate (sotto forma di bottiglie, carte di caramelle, rasoi, imballaggi vari). Con il sorriso, tra un fallimentare rituale magico per far decomporre la plastica e una surreale celebrazione nuziale tra un uomo e una bottiglietta, il pubblico di studenti è stato condotto in una riflessione sulle conseguenze dell’economia lineare e sulle potenzialità dell’economia circolare. Al termine dello spettacolo, la scena si è spostata sul “settimo continente”, ovvero sull’isola di plastica che galleggia nel Pacifico. Un ringraziamento particolare per il successo dell’intera mattinata viene espresso dal Dirigente Scolastico, prof.ssa Nicoletta Berrone, e dalla prof.ssa Maria Cristina Portinaro, referente d’Istituto per le iniziative a tematica ambientale: «Lo spettacolo è riuscito al contempo a divertire, a descrivere uno spaccato di vita quotidiano e a far riflettere sui nostri stili di vita e sulle scelte che possono essere compiute per salvaguardare il nostro pianeta. Per i nostri ragazzi sentire la testimonianza diretta di un gruppo di lavoratori che non solo ha salvato la propria azienda, ma che ha modificato un intero ciclo produttivo in un’ottica di sostenibilità è stato inoltre fonte di grande ispirazione».
Prof. Luca Talenti