CASALE – L’Associazione “Li riporteremo a casa in Monferrato” ha proposto la realizzazione di un Famedio dedicato ad ospitare le salme da rimpatriare degli IMI, ovvero gli Internati Militari Italiani della seconda guerra mondiale fatti prigionieri l’8 settembre del 1943 e poi tradotti a morire nei campi di concentramento in Germania, con particolare riferimento a quelli di origine monferrina tuttora sepolti nei cimiteri militari di Berlino, Amburgo, Francoforte sul Meno e Monaco di Baviera.
Il Collegio dei Geometri e Geometri Laureati di Casale Monferrato e del Circondario ha redatto due soluzioni progettuali per il Famedio che sarà ubicato, grazie alla sensibilità espressa nell’occasione della Dirigenza della AMC, nel cimitero cattolico urbano di Casale Monferrato in un’area già interessata dalle lapidi dei soldati periti nella prima guerra mondiale.
Un aspetto non di poco conto: entrambi i manufatti si prevedono orientati verso il Paese di provenienza, ovvero la Germania, a simboleggiare l’accoglienza che il FAMEDIO rappresenta per le vittime.
Spiega Andrea Desana, presidente dell’Associazione: “Le risposte relative alla scelta della Soluzione A o della B, così come eventuali contribuzioni volontarie da parte di persone singole o Associazioni possono essere rilasciate preso la sede del Collegio dei Geometri di Casale, in via XX Settembre 134 il lunedì, mercoledì e giovedì dalle ore 15 alle ore 17 e dell’Associazione Nazionale Alpini in via Tommaso de Cristoforis 15, dal lunedì al venerdì, dalle 8,30 alle ore 11,30. Si può esprimere la scelta inviando una mail a andrea.desana49@gmail.com ”.
I due progetti di FAMEDIO prevedono:
soluzione A: una struttura a figura geometrica irregolare, realizzata con lastre in marmo di Carrara appoggiata su fondazione con dimensioni idonee ed affiancata alle cellette che dovranno ospitare le salme degli IMI monferrini. L’interpretazione progettuale del Collegio Geometri nasce per fungere da supporto e sfondo scenografico all’opera d’arte evocativa dell’autore arch. Stefano Bonzano, ovvero una scultura realizzata mediante una microfusione in bronzo che rappresenta la sagoma di un volto costituito da numerosi piccoli visi molto espressivi che simboleggiano sia quelli dei giovani patrioti monferrini e sia di persone cui loro avrebbero potuto dare vita che è posata al basamento.
soluzione B: una semplice struttura con sagoma ad “L”, un insieme a figura geometrica irregolare, realizzata con lastre di cemento debitamente trattate in superficie appoggiata su fondazione con dimensioni idonee ed affiancata alle cellette che dovranno ospitare le salme degli IMI monferrini. L’interpretazione progettuale del Collegio Geometri nasce per fungere da supporto e sfondo scenografico all’opera d’arte evocativa dell’autore arch. Stefano Bonzano, ovvero una scultura realizzata mediante una microfusione in bronzo che rappresenta la sagoma di un volto costituito da numerosi piccoli visi molto espressivi che simboleggiano sia quelli dei giovani patrioti monferrini e sia di persone cui loro avrebbero potuto dare vita che è sospesa al fondale specchiato.