CASALE – L’ospedale di Casale Monferrato ha una nuova Struttura Semplice di Urologia, e il dottor Fabio Bonini ne è stato recentemente nominato responsabile.
La direzione generale dell’Asl Al, muovendo dall’intento di potenziare l’attività urologica all’interno del nosocomio casalese, ha inserito nel nuovo Atto Aziendale questa struttura, con una dotazione organica di due medici specialisti che implementeranno una serie di prestazioni, intervenendo anche sull’organizzazione delle attività. I principali obiettivi sono sostanzialmente due: l’incremento dell’attività ambulatoriale e la creazione di percorsi organizzativi di collaborazione tra le varie Strutture Complesse presenti al Santo Spirito e quella di Urologia di Novi Ligure, per quei pazienti complessi che necessitano anche di assistenza in ambiente urologico.
Per questo progetto si sono già svolti alcuni incontri con i Direttori dei diversi reparti di Casale Monferrato per migliorare i percorsi dei pazienti sul piano organizzativo, semplificando la gestione di eventuali problematiche urologiche.
Nel mese di ottobre, inoltre, al fine del contenimento delle liste d’attesa dell’attività ambulatoriale, sono state ampliate le agende di prenotazione Cup per prima visita urologica con priorità “D” (entro 30 giorni), come da indicazione degli organi regionali, garantendo oltre 60 prestazioni in più al mese. Sempre nell’ottica della riduzione delle liste d’attesa, da fine ottobre ripartirà presso il Santo Spirito l’attività di chirurgia ambulatoriale complessa in ambito urologico, per piccoli interventi, con circa 5 sedute al mese.
Ulteriore e prossimo obiettivo sarà la riattivazione dell’attività chirurgica in regime di Day Surgery, nell’ambito della quale verranno proposte le più moderne tecniche di trattamento mininvasivo dell’ipertrofia prostatica, con possibilità di dimissione precoce, talora anche nella stessa giornata dell’intervento.
“La ripresa dell’attività di sala operatoria sarà progressiva – come spiega il dottor Bonini – e richiederà un certo sforzo organizzativo, tenendo conto delle varie figure professionali che saranno coinvolte. Tuttavia gli obiettivi di ridurre i tempi d’attesa della lista operatoria, di ridurre i tempi di ospedalizzazione, di rispondere alle esigenze di salute della popolazione e, non ultimo, di approfittare della spinta all’innovazione tecnologica, rappresentano un forte stimolo a proseguire in questa fase di cambiamento”.