CASALE – Domenica 11 settembre alle 17, alla Grotta di Lourdes presso la Cascina Falzona, si terrà l’incontro annuale degli ex allievi dell’Istituto Contardo Ferrini per ricordare don Giuseppe Biletta, il preside don Innocenzo Timossi e i due stretti collaboratori don Luigi Porta e don Dino Rota. Sarà recitato il rosario alle 17, seguiranno la Messa e le visite all’edicola funeraria di don Timossi a Casale e di don Biletta a Cella Monte, con deposizione di un omaggio floreale, per esprimere loro riconoscenza e mantenere vivo il ricordo.
Il Ferrini era una scuola appetibile ai giovani, con le varie specializzazioni: Metalmeccanica, Chimica Industriale ed Elettronica, poi diventò Istituto Sobrero, a cui sono state aggiunti altri indirizzi di liceo.
Il Contardo Ferrini grazie alla lungimiranza di don Biletta, supportato tecnicamente da don Timossi (laureato oltre che in Teologia, in Matematica, Fisica, Ingegneria Industriale ed Elettronica), in vent’anni ha compiuto passi da gigante, raggiungendo il numero di 500 alunni. Per gli onerosi costi dovuti per la maggior parte agli stipendi dei professori, nel 1970 la scuola divenne sezione staccata dell’Istituto Volta di Alessandria, diventando poi Istituto Ascanio Sobrero nel 1974.
A metà degli Anni Novanta in concomitanza del 50° della fondazione del Ferrini, venne fatta dalla Provincia una ristrutturazione e subito dopo ci fu l’istituzione del liceo scientifico tecnologico. Nel 2006 venne aggiunta una sezione di liceo a orientamento sportivo, nel 2017 il liceo internazionale e il corso di perito logistico, infine nel 2018 il liceo scientifico scienze applicate. Oggi il numero degli allievi è di 1.350 studenti, una scuola con prospettive di lavoro molto importanti con le industrie che spaziano dal Piemonte all’Umbria.
“Al Ferrini – commenta l’ex allievo Sergio Ganora – abbiamo ricevuto una formazione stimolante che ci ha fatto conoscere come funziona il mondo, ci ha aiutati a scoprire i problemi in modo razionale e umano, ma al tempo stesso la fede in Cristo Gesù. Un insegnamento non solo tecnicistico, ma una formazione per capire il senso della vita, quale posto occupiamo nell’immensità del cosmo. Oggi, a 52 anni dal cambiamento in istituto Sobrero, noi ex del Ferrini siamo rimasti in pochi, ma continuiamo a trovarci come una grande famiglia, una delle cose più importanti che ci sono state trasmesse”.